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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Annullata la confisca alla moglie di Paoletto Schiavone

Accolto il ricorso della figlia del noto commerciante Albero

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso contro la confisca della casa di Federica Albero, figlia del noto commerciante di Caserta Massimo, che era rimasta coinvolta nell’inchiesta sul marito Paolo Schiavone, figlio del boss dei Casalesi Francesco alias Cicciariello.

La decisione degli ermellini è arrivata dopo che la Corte d’Appello di Napoli ha revocato la misura della sorveglianza speciale a Paolo Schiavone, che fu arrestato nel maggio 2010 pochi giorni dopo il matrimonio al Belvedere di San Leucio nell’ambito dell’inchiesta sul business della camorra nei mercati ortofrutticoli.

Dagli atti è emerso che la “pericolosità qualificata” di Paolo Schiavone sarebbe finito nel 2007, quando ha lasciato l’amministrazione della ‘Paganese Trasporti’, due anni prima dell’acquisto dell’abitazione da parte di Federica Albero che, secondo la difesa, sarebbe stata aiutata economicamente dal padre.

Quindi, secondo la teoria difensiva, non si può ritenere che l’acquisto dell’abitazione possa essere considerata quale “provento” di un “arricchimento illegale”: tesi accolta dalla Corte di Cassazione che ha annullato la confisca rinviando la questione in Corte d’Appello per un nuovo giudizio.

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