rotate-mobile
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

I concorsi truccati ed i ‘Santi in Paradiso’. La telefonata intercettata: “Serve un miracolo”

Spena si muove per un ragazzo con una cicatrice sul braccio che rischia di bloccargli il superamento delle prove

La profonda cicatrice sul braccio del candidato, inizialmente trascurata, mette a rischio il superamento delle prove psico-attitudinali per il concorso di Allievo Carabiniere e l’agente della Penitenziaria Errico Spena per ovviare all’inconveniente chiede “un miracolo” a don Franco, personaggio finito nell’inchiesta ma non identificato, che gli inquirenti ritengono verosimilmente una figura apicale in ambito ecclesiastico. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta sui concorsi truccati con le mazzette che ha portato all’arresto di 14 persone, tra cui i due agenti della Penitenziaria, Errico Spena e Maurizio Russo, già detenuti per analoghi fatti.

In un’intercettazione emerge che il padre di un candidato, proprietario di una fabbrica di scarpe, ne promette 24 paia in cambio dell’interessamento di Russo alla “causa” del figlio. Sembra tutto acclarato quando, però, durante le prove, sorge il problema di una profonda cicatrice presente sul braccio destro del ragazzo, che potrebbe pregiudicarne il superamento. E allora Spena si affida a un “santo in Paradiso”: “… se potete fare un miracolo, che vi devo dire, veramente si tratta di una eccezione…”, dice Spena parlando al telefono con don Franco, “…è un ragazzo veramente in gamba…”. Il presunto prelato risponde: “… va bene mi mandi i dati… poi vediamo…”. I dati verranno poi inviati da Spena via sms a don Franco.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I concorsi truccati ed i ‘Santi in Paradiso’. La telefonata intercettata: “Serve un miracolo”

CasertaNews è in caricamento