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Cronaca Casal di Principe

Camorra & appalti, pentito svela la gara ‘persa’ dagli Schiavone per il blitz di Zagaria

Iavarazzo ha raccontato ai magistrati della Dda un retroscena che coinvolge anche Luongo

Non ci sono solo le dichiarazioni di Nicola Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Sandokan, a puntare il dito contro Francesco Oreste Luongo, l’imprenditore finito in carcere insieme con Sergio Orsi. Anche un altro collaboratore di giustizia, Mario Iavarazzo, ha parlato ai magistrati della Dda degli aiuti che la criminalità organizzata avrebbe dato a Luogo.

Il pentito ha raccontato ai magistrati che, in una occasione, tra il 2003 ed il 2005, il gruppo Schiavone-Russo decise che Luongo doveva partecipare con Iavarazzo ad una gara di appalto del Comune di Melito relativo al rifacimento dei marciapiedi. Luongo partecipò, racconta il collaboratore, col patto che avrebbe restituito al clan il 40%. Ma l’appalto fu aggiudicato ad una ditta di Casapesenna, sostenuta da Michele Zagaria che, grazie alle sue amicizie all’interno dell’ufficio tecnico del Comune, riuscì a vincere l’appalto. Questo fatto sennò un ulteriore momento di frizione tra le due fazioni.

Il collaboratore ha aggiunto anche che Luongo partecipava con la sua ditta alle gare oppure si preoccupava di reperire imprese che fossero disponibili all’accordo col clan. In cambio di tale contributo, Luongo riceveva, oltre all’appoggio nelle gare di appalto cui partecipava, anche una percentuale maggiore sui lavori a lui affidati.

Iavarazzo ha raccontato di aver avuto rapporti con Luongo sino al 2011, anno in cui fu arrestato e che dopo la scarcerazione, avvenuta nel 2015, preferì non avere rapporti diretti per non compromettere la sua impresa, anche se continuava a mantenersi in contatto

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