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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

False assunzioni e fallimenti pilotati: le società del boss sotto i riflettori

Il processo alla cellula del clan dei Casalesi operativa in Veneto

Da un lato le assunzioni fittizie dall'altro i fallimenti pilotati. E' un focus che viaggia su un doppio binario quello sulla galassia imprenditoriale del presunto boss Luciano Donadio, ritenuto dagli inquirenti capo della cellula del clan dei Casalesi operativa in Veneto, nella zona di Eraclea. 

Nel corso dell'udienza - celebrata all'aula bunker del tribunale di Venezia - è stato escusso un maresciallo della guardia di finanza che ha fatto il punto su alcune imprese e sul sistema delle false assunzioni di stranieri in modo da garantire loro benefici previdenziali come la disoccupazione. L'escussione dell'ufficiale delle fiamme gialle proseguirà la prossima settimana e si focalizzerà su altre imprese sempre facenti capo a Donadio. 

Nel pomeriggio, invece, c'è stata l'escussione di tre sindacalisti della Cisl, costituitasi parte civile al processo con l'avvocato Elio Zaffalon. Una testimonianza in cui si è parlato molto dei grandi temi della concorrenza sleale di quelle imprese che non versano contributi ai lavoratori e alla cassa edile, mettendo in difficoltà le imprese regolari anche se sul 'Caso Eraclea' i sindacalisti non sono riusciti a mettere a fuoco la questione se non sulla questione dei fallimenti: "Ci stupivamo di come aziende sempre in regola, con buoni appalti, fallissero dalla sera alla mattina", hanno riferito in aula. 

Si torna in aula fra una settimana. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Antonio Forza, Stefania Pattarello e Gentilini.

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