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Cronaca Casal di Principe

Camorra & politica. “I soldi delle false fatture nella campagna elettorale”

Lo ha dichiarato il commercialista del boss imputato nel processo

I soldi delle false fatture del boss Luciano Donadio, presunto capo della cellula del clan dei Casalesi attiva in Veneto, vennero investiti nella campagna elettorale dell'ex sindaco di Eraclea Mirko Mestre. Lo ha confermato Angelo Di Corrado, il commercialista di Donadio anche lui imputato nel processo sulle infiltrazioni della camorra nel nord est.

Di Corrado - nel corso dell'udienza celebrata all'aula bunker di Venezia - non solo ha confermato l'investimento da 50mila euro per il candidato Mestre, poi eletto sindaco per una manciata di voti, ma anche da dove Donadio avesse preso tali risorse. Il professionista non ha dubbi: quelle somme sono state versate tra cene e manifesti elettorali, tutto pagato rigorosamente in nero. E i soldi da investire Donadio li avrebbe prelevati proprio dai suoi fondi 'occulti', quelli derivanti dal business delle false fatture, uno dei principali affari del presunto capo della cosca criminale. Di Corrado ha poi anche riferito di aver ricevuto un prestito a tassi usurari da Donadio. Rispondendo alle domande dell'avvocato Gentilini (difensore di Donadio) - che ha evidenziato un colloquio intercettato in cui Donadio diceva a Di Corrado che lui non avrebbe mai commesso reati di usura - ha replicato ribadendo di non aver risposto nulla per paura.

Si è tornati poi sulla vicenda della casa acquistata all'asta con le minacce ad un imprenditore a cui sarebbe stato intimato di non presentare offerte. Ne ha riferito sia Erges Hyso, albanese coinvolto nella vicenda, che si è dichiarato estraneo alle contestazioni. Sia, soprattutto, Milva Zangrando, ex compagna proprio di Di Corrado e beneficiaria delle condotte. Zangrando ha di fatto scaricato le responsabilità sulla presenza di Donadio e soci nei pressi dello studio dove si svolgeva l'asta solo sull'ex Di Corrado.

Si torna in aula fra due settimane quando si procederà all'esame di altri imputati tra cui la segretaria di Donadio, Michela Basso. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Antonio Forza, Stefania Pattarello e Fragasso.

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