Estorsioni dei Casalesi ai commercianti: invocati 90 anni di carcere per 13

Chiesti 90 anni di carcere complessivi dal pubblico ministero Maurizio Giordano della Dda nella sua requisitoria nell'ambito del processo celebrato con rito abbreviato dinanzi al Gup Linda D'Ancona del Tribunale di Napoli nei confronti di 13 persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso ad imprenditori e commercianti, prevalentemente nell'area di Villa Literno, dal gruppo capeggiato da Vincenzo Ucciero (a giudizio con rito ordinario assistito dall'avvocato Marco Ucciero) e Oreste Reccia che mirava alla riconquista dei territori dell'agro aversano e del giuglianese.

Il pm ha invocato 16 anni per Oreste Reccia, 8 anni per Remigio Testa, 6 anni per Marco Testa, 8 anni per Antonio Ucciero, 6 anni per Luigi Annibale, 6 anni per Mariano Vitolo, 6 anni per Giuseppe Muto, 6 anni per Vincenzo Arrichiello, 6 anni per Raffaele Granata, 4 anni per Luciano Carpiniello, 4 anni per Emilio Mazzarella, 6 anni per Gianluca Alemanno, 8 anni per Giuseppe Diana.

Secondo quanto ricostruito dalla DDA partenopea il gruppo criminale terrorizzava imprenditori e commercianti a suon di pestaggi non disdegnando minacce a mano armata, armi che venivano nascoste a casa di altri imputati come i congiunti Testa. Ognuno aveva il proprio ruolo nel fornire il suo apporto al clan in particolar modo agli esponenti della vecchia guardia del clan dei Casalesi al fine di perpetrare l'egemonia sui territori che appartenevano ai gruppi di Schiavone, Zagaria, Bidognetti, Iovine.

Nel corso dell'udienza c'è stata la prima trance di discussioni dei difensori gli avvocati Felice Belluomo, Ferdinando Letizia, Pasquale De Marco, Generoso Grasso. Si torna in aula nella prima metà del mese di aprile per la seconda trance di discussioni degli avvocati Carlo De Stavola, Elisabetta Carfora, Paolo Caterino, Antonio Abet, Domenico Della Gatta. Uno degli imprenditori taglieggiati si è costituito parte civile con l'avvocato Mario Griffo.