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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

In un parcheggio la benedizione di Bidognetti alle nuove leve dei Casalesi

Il placet al gruppo della Nuova Gerarchia in cambio dei proventi delle estorsioni

Fu Michele Bidognetti, fratello del super boss Francesco detto di Cicciotto 'e mezzanotte, a dare il 'placet' al gruppo di Massimo Perrone della "Nuova Gerarchia dei Casalesi" di muoversi per conto della fazione bidognettiana del clan.

Siamo alla fine del 2016 e Michele Bidognetti venne scarcerato. A quel punto Perrone chiese un incontro per avere l'autorizazione ad iniziare tutti i traffici illeciti dei Casalesi sui territori di competenza del gruppo Bidognetti. E' il collaboratore di giustizia Antimo Di Donato a raccontare dell'incontro che avvenne fuori ad un campo da calcio a Casal di Principe. "A questo incontro io andai in macchina con Perrone Massimo. L'autovettura era una Ford Kuga di colore grigio scuro. Perrone Massimo mi chiese di accompognarlo a questo incontro dato il rapporto di fiducia che si era instaurato tra me e lui. Giunto al luogo di incontro, Perrone Massimo si appartò con Michele Bidognetti. Pur non avendo io mai visto quest'ultimo, compresi che si trattasse di Michele Bidognetti, non soltonto perché lo scopo di quell'incontro era l'incontro con Michele Bidognetti per quanto dettomi dal Perrone, ma anche perché qualche giorno dopo Michele Bidognetti venne arrestato ed i giornali ne riportorono una fotogrofia nella quale io riconobbi la persona con la quale il Perrone si ero incontrato".

L'esito dell'incontro fu positivo. "Perrone - prosegue Di Donato - mi disse non solo che Michele Bidognetti lo aveva autorizzato a muoversi in nome del clan Bidognetti e che costui gli riconosceva anche un'abilità nel settore camorristico. Da questo momento avviene che Perrone Massimo comincia a muoversi sul territorio casertano a nome del clan Bidognetti".

Ovviamente la cosa aveva un prezzo. "Ho consegnato personalmente due volte il denaro estorsívo, chiuso in una busta gialla, consegnato da Massimo Perrone alla famiglia di Michele Bidognetti - rivela ancora Di Donato - Una volta nelle mani della moglie (Alessandra Capoluongo, anche lei destinataria di un provvedimento di divieto di dimora nda) ed una volta nella mani del figlio che si chiama Aniello. Non ho assistito al confezionamento della busta con i soldi ma sentivo al tatto che la busta conteneva delle banconote".

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