Biodigestore a Ponteselice, scontro tra 4 sindaci e Marino
Marotta, Porfidia, Crescente e Corsale: "Inutile ostinazione del sindaco di Caserta"
I sindaci di San Nicola la Strada, Recale, Capodrise e Casagiove non ci stanno ad essere chiamati "camorristi" dal collega del capoluogo per il loro essere contrari alla realizzazione di un biodigestore a Ponteselice. In una nota congiunta Vito Marotta, Raffaele Porfidia, Angelo Crescente e Roberto Corsale rispondono alle accuse lanciate da Marino che ha ribadito la necessità di realizzare l'impianto per il trattamento dei rifiuti organici sostenendo la tesi che chi è contro favorisce "criminalità organizzata e lobby affaristiche".
"Abbiamo sperato che (Marino ndr) proponesse, raccogliendo le sollecitazioni anche formali di ben 4 Comuni, una nuova idea di localizzazione - scrivono i quattro sindaci - Ed invece abbiamo constatato una ostinazione inutile quanto dannosa rispetto a quello che dovrebbe essere un percorso istituzionale fatto di scelte condivise e rispetto reciproco, finalizzato alla tutela della vocazione del nostro territorio.
Il dato peggiore però è stato l'accostamento alla camorra di tutti coloro i quali (Sindaci ed intere comunità), pur condividendo la necessità di realizzare nuovi e moderni impianti oggi si oppongono a Ponteselice. Marino sbaglia, infatti, quando definisce "inconsapevoli" rispetto alla tematica coloro i quali ribadiscono l'inopportunità di quella scelta, quando insiste sul risparmio di cui godrebbero le nostre Comunità - visto che ciò accadrebbe anche con altre localizzazioni - e supera se stesso quando fa riferimento ad un presunto favoreggiamento di interessi criminali. Capita a tutti di sbagliare, ma bisogna saper recuperare. È quello che chiediamo a Marino".
Per questo i primi cittadini chiedono a Marino di chiarire "meglio ciò che intendeva dire, visto che non abbiamo dubbi circa la sua "inconsapevolezza" ed immagini una proposta alternativa o si tiri indietro rispetto a questa continua ed ostinata programmazione di realizzare un mega impianto di trattamento di rifiuti in una conurbazione densamente abitata. Siamo certi che lo farà".