Avvocato casertano arrestato per 'insider trading'

C’è un noto professionista casertano dietro lo scandalo che ha visto coinvolto il patron del Calcio Lecco 1912 Paolo Leonardo Di Nunno. L'avvocato G. Urgeghe, finito in manette, è la mente dietro una operazione di insider trading che ha consentito a Di Nunno di utilizzare informazioni privilegiate, ricevute proprio dall’avvocato casertano, per promuovere un’Opa (offerta di pubblico acquisto) volontaria sulla totalità delle azioni Buongiorno, per acquistare 525.901 azioni della stessa società. L’arresto di Urgeghe, avvenuto a febbraio, è il primo in Italia con questa accusa, ovvero l'utilizzo di informazioni privilegiate per acquistare, personalmente o attraverso terzi, azioni della società per cui si acquisiscono le stesse informazioni.

I fatti risalgono al 2012: all’epoca venne lanciata un’Opa sulle azioni Buongiorno da parte del gruppo di telefonia giapponese Ntt Docomo, operazione della quale un gruppo di avvocati e consulenti finanziari era in possesso di informazioni riservate. Informazioni utilizzate per creare un acquisto di azioni a "effetto-domino", scoperto dagli inquirenti ad anni di distanza.

Secondo la Consob, che ha deliberato una sanzione nei confronti di G.U. pari a 420mila euro, più l’interdizione accessoria obbligatoria di 18 mesi, proprio l’avvocato di Caserta ha fornito a Di Nunno le informazioni privilegiate per l’acquisto delle azioni Buongiorno.

Nella delibera della Consob n° 20263 vengono contestate a vario titolo violazioni a 21 soggetti. Oltre ad avere acquistato 155.000 azioni Buongiorno per conto proprio, G. Urgeghe avrebbe comunicato l'imminente Opa a Marco Cecchini, Antonello Urgeghe (originario anche lui di Caserta), Giuseppe Marco La Mela, L. V., Cristian Pancotti, Luca Giovanni Rosiello, Piero Benzi e, appunto, Paolo Leonardo Di Nunno.