Camorra, agguato mortale sulla spiaggia: ucciso titolare stabilimento balneare

(Castelvolturno) Due sicari stamattina sono arrivati davanti al suo lido, a Castel Volturno. Uno dei due ha atteso sulla moto con il motore acceso l'altro, casco integrale alzato sulla testa, e' andato senza esitazione in un deposito attiguo al bar ed ha ucciso con alcuni colpi di pistola Raffaele Granata, padre di sindaco di Calvizzano, Comune a nord di Napoli. Poco distante dal luogo dell'agguato, centinaia di bagnanti si trovavano spensierati sulla spiaggia.
Compiuta la missione di morte il killer si e' allontanato con il complice che lo aspettava in moto. Poco dopo sono arrivati i carabinieri del Comando provinciale di Caserta.
Raffaele Granata, 70 anni, agli inizi degli ani '90 aveva denunciato e fatto arrestare alcuni appartenenti al clan Bidognetti, uno dei capi della cosca dei Casalesi, che volevano imporgli il pagamento di una tangente.
La pista degli investigatori ha preso decisamente la direzione del racket delle estorsioni ma si indaga a 360 gradi. La zona oggi come negli anni '90 e' controllata da una fazione del gruppo Bidognetti guidata dal boss Setola.
"Mio padre e' uno che ha lavorato una vita intera e ce lo hanno ucciso in questo modo. Non meritava di fare questa fine". Lo ha detto Giuseppe Granata, sindaco di Calvizzano (Napoli), figlio di Raffaele, ucciso stamattina.
Piange come un bambino Giuseppe Granata, professione avvocato. Chiede giustizia: "Quei porci la pagheranno cara. Prima o poi la pagheranno. Anche se dovessero passare cento anni. Ma sappiano che non ci piegheranno e anche questo volta non ci siamo piegati".
Granata si rivolge ad un gruppo di giornalisti che lo stanno aspettando sotto casa in via don Minzoni a Mugnano (Napoli), comune confinante con Calvizzano. Il sindaco scuote la testa e prima di andare via ripete ancora una volta: "Si', la pagheranno".