rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Viaggi ed auto di lusso per la studentessa amante dell'imprenditore del clan

La ragazza ha testimoniato in aula nel processo ai Casalesi del Veneto. Lo scontro con un altro gruppo per il recupero crediti dal finto broker

Viaggi a Johannesburg, safari, auto di lusso. E' la bella vita di una ragazzina di appena 20 anni diventata amante di Samuele Faè, l'imprenditore che per riscuotere un credito di 10 milioni dal finto broker di Portogruaro Fabio Gaiatto aveva fatto intervenire Luciano Donadio, il presunto boss della cellula del clan dei Casalesi che aveva messo le sue radici nel Nord Est, in particolare nella zona di Eraclea.

La ragazza all'epoca aveva 20 anni ed avrebbe conosciuto Faè - che importava minerali - ad un evento in cui lei era impegnata come hostess. Da lì è iniziata la loro relazione fatta di bella vita e regali costosi. Basti pensare che appena patentata Faè le regalò una Range Rover, poi una Q5. Auto di lusso per una teenager che si è definita dinanzi alla corte di Venezia come la fidanzata di Faè, non un'amante. 

Questioni da cronaca rosa - che non hanno spostato di troppo il fulcro del processo - che sono state trattate nel corso dell'udienza celebrata all'Aula Bunker della Serenissima dinanzi al collegio presieduto dal giudice Stefano Manduzio. 

Dopo la ragazza in aula sono stati escussi i finanzieri di Trieste. Al centro della loro testimonianza alcune intercettazioni, sia sulla vicenda dell'oro di Faè (indicato come di origine etrusca, circostanza smentita da un perito ascoltato nelle precedenti udienze) sia, soprattutto, quella del recupero crediti da Gaiatto, per il quale intervenne Donadio.

Contestualmente altri erano sulle tracce del broker. Si trattava di investitori napoletani che avrebbero ripulito 12 milioni di euro in Croazia. Le autorità croate scoprono il riciclaggio e bloccano i conti, così gli investitori cercano il broker per riavere indietro i soldi. Dicono che cercano Gaiatto spendendo il nome del boss Salvatore Iovine, che loro sono i veri Casalesi. Così in questo scontro - Casalesi vs Casalesi - interviene Raffaele Buonanno. Parla al telefono con il presunto Salvatore Iovine, poi in aula ammette di non conoscerlo. Alla fine Donadio dopo un viaggio ad Acilia cede la mano (Faè vanta ancora un credito nei confronti di Gaiatto di circa 6 milioni). Circostanze intercettate dalla finanza, che indagava su Gaiatto.  

Si torna in aula a metà novembre. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe Brollo, Giuseppe Stellato, Antonio Forza, Stefania Pattarello e Gentilini. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Viaggi ed auto di lusso per la studentessa amante dell'imprenditore del clan

CasertaNews è in caricamento