Costruiscono in zona sismica, Comune si costituisce parte civile al processo
L'udienza in tribunale è fissata al primo aprile: l'Ente chiede il risarcimento danni a due fratelli
Costruiscono su una zona sismica a destinazione agricola e vengono coinvolti in un procedimento penale dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Finiscono nei guai due fratelli di Maddaloni accusati di "abusivismo edilizio, falsità ideologica in certificati e reato continuato". Lo si apprende da una delibera approvata dalla giunta comunale, su proposta del responsabile dell'ufficio Affari Legali Ascanio Santangelo, mediante cui si è dato il via libera al Comune a costituirsi parte civile nel processo penale che si terrà presso il tribunale sammaritano.
Secondo quanto emerge dalla delibera della giunta, guidata dal sindaco Andrea De Filippo, i due fratelli avrebbero eseguito una serie di lavori (per costruire una recinzione, una stradina di accesso al terreno e un deposito) su un terreno agricolo in via Calabricito, località Boscorotto, "in assenza del permesso di costruire ed in difformità alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività, ndr) presentata il 5 ottobre 2017 al Comune".
L'udienza in tribunale è fissata al primo aprile di quest'anno, quando l'Ente di via San Francesco d'Assisi si costituirà parte civile per chiedere ai due fratelli "il risarcimento del grave danno patrimoniale subito".