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Cronaca Casal di Principe

La mattanza delle bufale: “In 7 mesi abbattuti 13mila animali”

La denuncia degli allevatori: "De Luca esulta per 11 vaccini"

Continua la strage silenziosa delle bufale. Dall'inizio dell'anno, riferiscono gli allevatori riuniti nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, sono 13mila gli animali abbattuti in quanto risultati positivi alla brucella. Numeri impressionanti: ogni giorno sono stati abbattute di media 58 bufale.

“Dall’inizio dell’anno, in sette mesi, sono state già ammazzate 13.000 bufale continuando con il metodo fallimentare seguito in questi anni. De Luca a che serve festeggiare per il vaccino a 11 animali? - si chiede il Coordinamento Unitario, sottolineando che - Non possiamo più tollerare quanto sta accadendo. Mentre la Regione si attarda in un ottuso e inspiegabile rifiuto di incontro, la crisi diventa ogni giorno più pericolosa e può esplodere. E’ sempre più urgente trovare una soluzione credibile avviando quel cambio di direzione operativo dalla politica delle inutili stragi che stanno aumentando la BRC e la TBC regalando come effetto grandi margini agli speculatori a quella della prevenzione che risolve i problemi di sicurezza sanitaria e rilancia le aziende tutelando gli animali. C’è poco da nominare un Commissario, c’è da cambiare il Piano e da proporne agli allevatori uno che funzioni".

Oggi, lunedì 8 agosto, nel cortile di Nco a Casal di Principe ci sarà una nuova riunione del coordinamento che attende, dopo l'incontro dei giorni scorsi, una risposta dalla Prefettura di Caserta che proverà a mediare con la Regione per un tavolo di concertazione con gli allevatori. All'ordine del giorno anche le iniziative da mettere in campo durante la campagna elettorale. 

All’assemblea , fra l’altro, sarà dato conto della iniziativa messa in campo nei due giorni della Festa della Mozzarella a Cancello e Arnone dove il Movimento Salviamo le Bufale è stato presente cogliendo diversi importanti risultati. Dallo stand del Coordinamento sono stati distribuiti oltre diecimila volantini (grazie anche all’aiuto dei giovani di LIbera) che hanno ricordato come “la Mozzarella è possibile per il lavoro nostro e dei casari artigianali e per il regalo del latte che tutti i giorni ci fanno gli animali. Noi ci battiamo perché questo sia ancora possibile. Abbiamo avanzato proposte alla Regione ed abbiamo chiesto un confronto al Presidente De Luca. Sostienici!”. Una presenza importante quella degli allevatori (che hanno raccolte oltre cinquecento firme sui moduli della petizione rivolta al Presidente Mattarella in cui, fra l’altro si chiede di sostituire il gruppo di esperti che ha fallito nell’elaborazione del Piano).

Le decine di migliaia di cittadini che sono stati alla festa della mozzarella li hanno visti bene gli allevatori che davano volantini e raccoglievano firme, hanno visto i loro trattori con le bandiere del movimento “Salviamolebufale” nei varchi di accesso alla festa e li hanno visti orgogliosamente e tenacemente in campo a difendere la loro dignità e quella di un prodotto e di un territorio. Non hanno visto il Presidente De Luca, ne nessun altro componente della Giunta Regionale, in coerenza con una strategia inquietante: quella dell’assenza e della distanza dai problemi. Forse si saranno chiesti: “cosa possiamo rivendicare?”. Interessante domanda che il Movimento ha già annunciato porrà durante i comizi della Campagna elettorale.

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