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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Omicidio Ciro Nuvoletta: catturato il latitante Maurizio Capoluongo elemento di spicco del clan dei Casalesi

Aversa - Una «sorta di colletto bianco del clan» abile negli affari e nel tessere rapporti con il potere politico. Ma all'occorrenza pronto a uccidere. È il ritratto che emerge dall'ordinanza d'arresto di Maurizio Capoluongo, figura di spicco del...

Una «sorta di colletto bianco del clan» abile negli affari e nel tessere rapporti con il potere politico. Ma all'occorrenza pronto a uccidere. È il ritratto che emerge dall'ordinanza d'arresto di Maurizio Capoluongo, figura di spicco del clan dei Casalesi, catturato ieri ad Aversa (Caserta) per l'omicidio di Ciro Nuvoletta dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e Caserta, e dallo Sco mentre si apprestava a fuggire in Tunisia. Memoria storica del clan, Capoluongo vanta una militanza trentennale a fianco prima del fondatore del clan Antonio Bardellino, poi di Michele Zagaria e Nicola Schiavone, figlio di Francesco «Sandokan» Schiavone. A parlare del 53enne è il più importante pentito del clan, l'ex boss Antonio Iovine, detto «ò Ninno». Dall'ordinanza emerge il «terrore» di Capoluongo quando nel 2010 Iovine fu arrestato dopo una latitanza durata 14 anni: era certo che l'ex primula rossa avrebbe collaborato con la giustizia - il pentimento arriverà solo quattro anni dopo - e lo avrebbe indicato tra gli esecutori dell'omicidio avvenuto nel 1984 di Ciro Nuvoletta. Ma Ò Ninno racconta anche che Campoluongo, dopo un apparente allontanamento dal clan in seguito all'omicidio di Antonio Bardellino (1988) cui era molto legato, divenne nel 2000 «punto di riferimento per le notizie da fornire a Michele Zagaria circa le iniziative imprenditoriali sul territorio».

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