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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Identificata donna trovata morta: si tratta di Antonietta Afieri. Ora si indaga: la pista piu' battuta e' il delitto passionale

Santa Maria Capua Vetere - Alla fine tutti gli indizi portavano a quello che gli inquirenti sospettavano sin dal primo momento. Il cadavere della donna trovata morta e con il cranio sfondato nei pressi della stazione ferroviaria di S. Maria Capua...

Alla fine tutti gli indizi portavano a quello che gli inquirenti sospettavano sin dal primo momento. Il cadavere della donna trovata morta e con il cranio sfondato nei pressi della stazione ferroviaria di S. Maria Capua Vetere è proprio quello di Antonietta Afieri, detta Antonella, la 50enne scomparsa il 18 giugno scorso. Ad identificarla sono stati proprio i due figli. I resti dei vestiti, le bretelle ed anche la conformazione del corpo della donna portavano sempre alla donna di cui da tre mesi si erano perse le tracce.
Ora gli investigatori, in attesa dell'esito dell'esame autoptico, sono concentrati nell'identificare elementi che portino a chiarire questo omicidio. Le ipotesi più accreditate sembrano essere quelle che portano ad un delitto di tipo passionale dovuto alla gelosia o ad un raptus scatenato da un istinto sessuale. Oppure un omicidio maturato in un contesto familiare segnato da un disagio economico profondo al limite dell'indigenza. Qualche elemento rilevante sebbene non univoco è stato aggiunto nel pomeriggio dai figli e da altri parenti (sentiti al commissariato di Santa Maria) che hanno parlato di una relazione burrascosa che la donna avrebbe avuto con un uomo non ancora identificato, un rapporto che la Afieri voleva interrompere; l'ipotesi del delitto passionale sarebbe suffragata anche dall'assenza dei pantaloni e di altri indumenti intimi. La donna potrebbe essere stata anche violentata ma solo l'autopsia confermerà tale ulteriore ipotesi degli investigatori.
La donna non aveva avuto una vita facile e viveva in una situazione di estrema povertà sempre in cerca di aituto e quando non riusciva a racimolare qualcosa faceva lavori domestici o chiedeva aiuto a qualche avventore del bar nei pressi di via Avezzana a pochi passi dalla propria abitazione. La 50enne che viveva con i due figli di 23 e 20 nella città del foro e quando uscì dalla propria abitazione alle 21.00 del 18 giugno scorso prese una bicicletta rossa, la sua "Graziella" e da allora non è più rientrata. Il suo cellulare, un Alcatel vecchio modello, dopo una prima fase in cui squillava a vuoto risultà essere spento. Dopo l'appello dei figli si interessò del caso anche la trasmissione "Chi l'ha visto?". Inoltre in città furono affissi dei manifesti al fine di richiedere una maggiore collaborazione da parte di persone che eventualmente l'avessero potuta vedere. La donna è alta 1 metro e 60 occhi castani e capelli brizzolati. Quando si è allontanò da casa indossava una maglia verde a bretelle, un jeans di colore chiaro, scarpe da ginnastica Adidas scure. Gli stessi indumenti trovai accanto al corpo e che sono stati essenziali per individuare la donna che aveva il cranio fracassato e il copro in avanzato stato di decomposizione.
A scovare il cadavere è stato poco dopo le 19 di martedì un bambino che stava giocando a pallone insieme ad alcuni amici nell'area di pertinenza della stazione ferroviaria di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nascosto in mezzo ai cespugli e sotto pesanti traversine di legno, per la cui rimozione è stata necessario l'intervento di un gru dei vigili del fuoco di Caserta.

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