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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Appello al prefetto e accuse all'amministrazione: "L'illegittimità ormai è la prassi"

La denuncia dell'associazione Mondragone Bene Comune: "L'aria che si respira in città è pesante e ricorda quella nella quale era avvolto il Comune a inizio anni Novanta, alla vigilia dello scioglimento del Consiglio per infiltrazione mafiosa"

L'associazione Mondragone Bene Comune denuncia l'impossibilità dell'opposizione ad esercitare la propria attività di controllo, affermando che, ormai, le commissioni consiliari e il consiglio comunale "sono stati ridotti miseramente a luoghi di ratifica per alzata di mano di decisioni prese altrove, di urgenze e di straordinarietà che strozzano qualsiasi possibilità d'approfondimento, di dibattito e di confronto".

Quindi l'appello al prefetto di Caserta di valutare la situazione ed, eventualmente, intervenire. "I rappresentanti dei cittadini sono spesso privati anche delle informazioni e documentazioni necessarie per esercitare al meglio le proprie funzioni stabilite dalla legge. I consiglieri comunali si vedono addirittura negare la possibilità di proporre o devono attendere mesi per ricevere risposte, quando le ricevono. I consiglieri comunali non hanno più agibilità di manovra, al punto che il presidente della Terza Commissione consiliare Pizzella è stato costretto a gettare la spugna e a dimettersi. Tutto questo mentre la lista delle illegittimità amministrative si allunga sempre di più, ponendo ormai questa amministrazione irrimediabilmente 'fuorilegge'. Nei giorni scorsi abbiamo posto la questione della condanna del comandante dei vigili urbani e, a nostro avviso, dell'immediata applicazione della Legge Severino. Possibile che il diretto interessato non abbia comunicato formalmente la condizione nella quale si è venuto a trovare con la suddetta condanna? E la Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cosa fa? Basterebbe questo episodio per dimostrare l'illegittimità diventata ormai prassi. Con questa amministrazione formalmente a guida Lavanga, ma anche con la precedente a guida formalmente Pacifico, è venuto a mancare di fatto il pluralismo alla base del sistema democratico. Senza il conflitto democratico l’ossigeno per la convivenza tra cittadini che la pensano diversamente si affievolisce, si riduce la libertà individuale, sparisce la partecipazione consapevole e attiva, rallenta l’innovazione e quindi anche lo sviluppo complessivo della città".

E aggiungono dall'associazione: "L'aria che si respira in città è pesante e ricorda l'aria nella quale era avvolto il Comune agli inizi degli anni Novanta, alla vigilia dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa. Anzi, per alcuni aspetti è addirittura peggio. E per dimostrare che non stiamo esagerando riavvolgiamo il nastro della memoria verso le iniziative, 2 tra le tante, del nostro consigliere Giampaolo Romano della Lista Civica e Verde. Proposte che oggi non verrebbero minimamente considerate da questo consiglio comunale. E pensare che quel consiglio comunale poco dopo l'intervista di Giampaolo Romano a Radio Radicale fu sciolto".

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