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Crolla la produzione mondiale di olio di oliva, Coldiretti: - 30%, in Italia,

(Roma) Negli ultimi 12 mesi i futures sull'olio d'oliva vergine scambiati a Jaen, in Spagna, hanno registrato un'impennata del 17%, mentre alla Camera di Commercio di Bari quest'anno con l'inizio della raccolta delle olive si rilevano quotazioni...

(Roma) Negli ultimi 12 mesi i futures sull'olio d'oliva vergine scambiati a Jaen, in Spagna, hanno registrato un'impennata del 17%, mentre alla Camera di Commercio di Bari quest'anno con l'inizio della raccolta delle olive si rilevano quotazioni superiori del 38% rispetto al pari periodo dello scorso anno. In queste situazioni - conclude Coldiretti -, il mercato europeo dell'olio di oliva rischia di essere invaso dalle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente "che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza".
Crolla la produzione mondiale di olio di oliva, che dovrebbe scendere del 17% a 2,9 milioni di tonnellate, per effetto del dimezzamento dei raccolti in Spagna, leader produttivo. Ma si prevede un forte calo della raccolta, intorno al 30%, anche in Italia, per una produzione che non dovrebbe andare oltre le 300mila tonnellate. E' l'allarme lanciato da Coldiretti per la campagna olearia 2014-2015, sulla base dei dati riportati dalla Oil World, nel sottolineare "che gli effetti si fanno sentire sul mercato con un forte balzo dei prezzi dell'extravergine".
I nubifragi di settembre tagliano la produzione di vino e olio con la raccolta delle olive che è appena iniziata nelle regioni del centro sud dove si è abbattuto il maltempo. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha colpito la penisola e che rischia di vanificare il lavoro di un intero anno nelle aziende impegnate nella produzione dei simboli della dieta mediterranea e del Made in Italy. Nei campi si contano i danni reali dei cambiamenti climatici che si manifestano – sottolinea la Coldiretti - con eventi estremi particolarmente violenti come nubifragi e trombe d'aria che mettono a dura prova il lavoro degli agricoltori. Dopo una estate pazza che è costata oltre il miliardo di euro per colpa del maltempo che ha sconvolto soprattutto le attività turistiche e quelle agricole a preoccupare – prosegue la Coldiretti – è l'andamento dell'autunno dal quale dipendeno i risultati economici di quasi mezzo milione di aziende impegnate nella produzione di vino e olio.

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