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Il pestaggio e le fucilate: la notte da far west per la casa occupata | IL VIDEO

Prima la spedizione punitiva per rivendicare l'appartamento nel quale vivevano poi l'aggressione dentro e fuori casa conclusasi con un fucile puntato contro. Sono le scene da far west che si sono consumate in via Acquario a San Cipriano d'Aversa alle 23 di giovedì sera e l'epilogo non è stato una tragedia solo grazie all'intervento tempestivo degli agenti del posto fisso di Casapesenna.

Cinque i responsabili, secondo il sostituto procuratore José Criscuolo, fermati per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, lesioni personali, minacce, resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di Renato Q., 60enne di San Cipriano d'Aversa, Blessing F., Onuwa F., Victor E., Precious O. - tutti nigeriani con un'età compresa tra i 25 ed i 40 anni. La feroce lite si sarebbe consumata per via di un appartamento affittato dal 60enne ai nigeriani e poi lasciato dagli stessi poiché l'appartamento avrebbe dovuto essere ristrutturato in vista delle future nozze del figlio del proprietario.

L'allontanamento dall'appartamento non è stato ben percepito dai nigeriani e con la scusa di riprendere dei suppellettili nella vecchia abitazione il gruppetto si è recato a casa del 60enne e lì si è verificata la prima parte dell'aggressione. È stato malmenato dai nigeriani coadiuvati da altri connazionali - datisi poi alla fuga una volta che è sopraggiunta la polizia. Il 60enne è stato malmenato e nel tentativo di mettere in fuga gli aggressori ha sparato dei colpi in aria con un fucile a pompa.

I nigeriani però hanno disarmato l'uomo che ha cercato di darsi alla fuga in strada. Lì si è verificata la seconda parte dell'aggressione con uno dei nigeriani che avrebbe puntato il fucile contro il 60 enne. Provvidenziale è stato l'intervento dei poliziotti che hanno intimato al nigeriano di abbassare l'arma. Renato Q. ha riportato delle lesioni al volto ed agli arti superiori nella colluttazione col gruppetto di aggressori. Sono stati poi tutti tratti in arresto. Il 60enne si trova ristretto ai domiciliari, i 4 nigeriani associati presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Chiariranno le loro posizioni nell'udienza di convalida presso il tribunale di Napoli Nord assistiti dagli avvocati Alberto Messina e Giovanni Cantelli (per il 60enne), Anna Pirozzi e Felice Belluomo per i 4 nigeriani.

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