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Studenti casertani in piazza il 10 ottobre

Caserta - "Siamo gli studenti, le studentesse del piano scuola della Giannini, siamo futuri lavoratori, futuri precari ma soprattutto siamo studenti e studentesse che vivono una scuola che non gli appartiene;siamo gli studenti della...

"Siamo gli studenti, le studentesse del piano scuola della Giannini, siamo futuri lavoratori, futuri precari ma soprattutto siamo studenti e studentesse che vivono una scuola che non gli appartiene;siamo gli studenti della privatizzazione della scuola pubblica, la scuola di cui anche lo stato non vuole saper più nulla e se ne lava le mani. Siamo gli studenti di una scuola pubblica che cade a pezzi, senza fondi per l'edilizia e senza una reale democrazia negli istituti. Siamo, o meglio, eravamo studenti prima che le istituzioni ci chiudessero le porte in faccia, siamo gli studenti della dispersione scolastica, gli studenti che non possono permettersi il lusso di studiare. Siamo gli studenti che non ci stanno e scendono in piazza per dire di no a tutto questo, il piano scuola renzi non è ciò che vogliamo, vogliamo scuole non anticamere del lavoro, vogliamo una scuola che non sia terreno fertile per privati e camorra i quali lucreranno sulla nostra scuola, non vogliamo professori che si diano guerra tra loro per raggiungere quella soglia del 66% per avere un aumento salariare. Crediamo in una scuola diversa, una scuola pubblica ma realmente gratuita, una scuola fatta a misura di studente con una didattica e una valutazione nuova che sappia realmente cogliere le esigenze di questi ma soprattutto una scuola dove la democrazia regna sovrana, dove studenti e professori possano assieme portare ad un processo di crescita effettivo e non nozionistico. La scuola deve saper aprire la mente di ogni studente e deve portare ogni soggetto in formazione allo sviluppo di un pensiero critico che è alla base della società.
Lo studente non vive solo nelle scuole,lo studente è una parte fondamentale della città e ci chiediamo ormai da anni perché non vi siano spazi per gli studenti, crediamo che la necessità di uno spazio sociale sia ormai una delle esigenze più sentite da parte degli studenti. Uno spazio in città che si proponga come l'alternativa ai centri scommesse e ai bar ormai unici luoghi di aggregazione per gli studenti, crediamo invece che uno spazio possa essere promotore di cultura e quindi rilanciare un valore che ormai col tempo si sta perdendo: I saperi. Uno spazio in città garantirebbe agli studenti inoltre un nuovo luogo di aggregazione perché pensiamo che gli studenti abbiano la predisposizione a vivere in compagnia degli altri piuttosto che in isolamento. Lo studente va considerato a 360 gradi e in virtù di questo la città deve dare la possibilità agli studenti di stare tra di loro e produrre cultura.
Tutti gli studenti casertani sono vittime di quello che la scuola pubblica è diventato nel corso del tempo a causa dei miliardi di euro tagliati, nelle scuole casertane; gli edifici ormai molto datati in alcuni casi cadono a pezzi, i trasporti sono privati e costano troppo ma soprattutto hanno orari assurdi. Vi sono evidenti problemi di gestione e democrazia nella scuola, laboratori non attrezzati e biblioteche inutilizzabili sono problemi che accomunano tutte le scuole di Caserta. Ma la situazione è ben peggiore per altre, vi sono scuole dove ogni giorno nell'edificio un pezzo di muro cade, a rischio e pericolo degli studenti, scuole dove le classi sono troppo numerose e ciò non permette uno svolgimento della didattica adeguata. Vi sono scuole dove i progetti pomeridiani sono o inesistenti o riservati a pochi studenti scelti solo su basi meritocratiche. Ma il problema maggiore rimane quello dei trasporti, ci sono sempre più studenti pendolari che venendo dalla provincia sono costretti all'utilizzo di trasporti privati che costano moltissimo e influiscono sul bilancio familiare, inoltre gli orari di questi mezzi pubblici spesso non coincidono con gli orari di apertura e chiusura delle scuole e quindi spesso e volentieri si ritrovano o ad uscire prima dall'istituto o ad aspettare interminabili ore nella speranza che quel pullman passi. Tutto questo per incentivare lo studente poco motivato che versa in una condizione economica non facile all'abbandono della scuola.
Per questo saremo in piazza il 10 ottobre, alla stazione di Caserta con gli studenti della Provincia e i professori delle nostre scuole per far sì che la nostra voce venga, finalmente, ascoltata."

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