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'Sindrome del marito pensionato': lui non lavora, lei si deprime e in Giappone aumentano i divorzi

(Roma) Per la prima volta una ricerca indaga sulle ripercussioni che l'avvento della vita pensionistica provoca sul coniuge e sugli equilibri di una coppia. A farla non sono dei medici, ma due economisti italiani che hanno indagato sulla...

(Roma) Per la prima volta una ricerca indaga sulle ripercussioni che l'avvento della vita pensionistica provoca sul coniuge e sugli equilibri di una coppia. A farla non sono dei medici, ma due economisti italiani che hanno indagato sulla cosiddetta "sindrome del marito pensionato". Secondo l'istituto di ricerca indipendente IZA - con sede all'Università di Bonn - la malattia colpisce le mogli il cui marito vsmette di lavorare, specie in società con una divisione molto rigida dei ruoli in famiglia. A condurre lo studio due ricercatori dell'Università di Padova, Marco Bertoni e Giorgio Brunello che, sotto l'egida dell'Iza, hanno utilizzato dati forniti da un'indagine che ogni anno viene ripetuta in Giappone, paese dove questa sindrome è molto sentita.
Gli esperti hanno stimato che per ogni anno di pensione in più per il marito, il rischio per la salute mentale della moglie - e cioè di soffrire della sindrome - sale di 5,8-13,7 punti percentuali. Non è chiaro se lo stress di colui che va in pensione a sua volta influenzi la gravità della sindrome della coniuge ma, sostengono gli autori, è necessario studiare il pensionamento anche come un processo congiunto che affligge entrambi i coniugi.
Il problema - spiegano gli autori del discussion paper IZA - è addirittura acuito se anche lei lavora, perché in questo caso al "peso" del marito in casa, con tutte le sue richieste e le sue abitudini, si aggiunge la scarsità del tempo a disposizione per lei per il riposo e per far procedere il menage familiare senza troppi urti.
Negli ultimi 10 anni, il tasso di separazioni in Giappone è cresciuto del 26,5 per cento. Nel 2004 (ultimo dato disponibile) ben 42 mila coppie si sono dette addio per sempre, il doppio rispetto al 1985. Mentre i divorzi tra persone sposate da almeno trent' anni, nello stesso periodo, si sono quadruplicati.
«Dopo aver trascorso la propria esistenza lontano da casa, totalmente dediti al lavoro, i mariti sono percepiti come degli estranei che si presentano sulla soglia al momento della pensione», spiega la scrittrice Sayoko Nishida (autrice del saggio: Perché i mariti in pensione sono una tale seccatura?). Sayoko aggiunge che i rimedi sono peggio del male. «Spesso - dice - le coppie decidono di "festeggiare" un momento tanto atteso con una crociera o comunque un lungo viaggio all' estero: una follia»

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