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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura Calvi Risorta

La Piccola Libreria 80mq presenta: 'A teatro con Pierluigi Tortora'

Calvi Risorta - Per gli amanti del teatro prodotto dalle nostre terre, frutto del ricordo e della memoria, ma anche dello studio e della ricerca, due giorni in compagnia dell'attore e regista dai natali casertani Pierluigi Tortora, nella...

Per gli amanti del teatro prodotto dalle nostre terre, frutto del ricordo e della memoria, ma anche dello studio e della ricerca, due giorni in compagnia dell'attore e regista dai natali casertani Pierluigi Tortora, nella suggestiva e affascinante cornice della cattedrale di San Casto di Calvi Risorta (CE).
Caratteristica dei lavori di Tortora è lo stretto connubio che riesce a creare tra tradizione e avanguardia, creando così uno spettacolo teatrale per certi versi "classico" ma che guarda costantemente di tempi che corrono.

Di seguito maggiori dettagli sui due appuntamenti:
Domenica 10 luglio: Giuseppina, una donna del sud!Un monologo teatrale in cui l'autore veste i panni della nonna Giuseppina, da tutti chiamata affettuosamente "Peppenella". Attraverso il suo ricordo e la sua trasposizione scenica emergere un racconto ricco di personaggi, archetipici della tradizione sociologica meridionale che affollano episodi lieti, dolorosi, farseschi, e viene a delinearsi, al contempo, il carattere di una donna forte ma anche tenera, moglie devota e madre affettuosa, che ha vissuto a pieno quasi tutto il XX secolo.
La storia che Tortora mette in scena è una cronaca dal passato mentre tutto intorno il mondo cambia: il suo rapporto con il progresso, con gli uomini è contrastato e il microcosmo di Giuseppina diventa macro, il suo piccolo mondo si dilata e non può fare a meno di fare i conti con la realtà che ora la circonda. I tempi cambiano ma lo stupore degli uomini resta lo stesso.
Domenica 31 Luglio: Da Pirandello al varietà Tortora, insieme a Brunella Spina, prende le mosse dall'atto unico che Pirandello scrisse nel 1923, agli albori del ventennio fascista, L'uomo dal fiore in bocca – in cui il drammaturgo siciliano riusciva magistralmente ad evidenziare i suoi concetti chiave quali l'incomunicabilità e la relatività della realtà – per schizzare un ritratto del teatro, arte dalle molteplici sfaccettature che vanno dal dramma borghese agli spettacoli di varietà dei fratelli Maggio e dei De Rege. Così come teorizzava Pirandello allora, ossia che l'umorismo fosse una nuova visione della vita misto di comico e tragico, un sorriso amaro mediato dalla fase riflessiva, anche qui Tortora miscela comico e drammatico per offrire agli spettatori la vera essenza della grande arte teatrale che non è fine a sé stessa ma, forgiata a partire dalla realtà, aiuta a vederla con occhi diversi.

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