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Presentazione del libro 'Terrorismo e Dignit Umana' a cura di Vincenzo De Rosa

Caserta - A cura dell'Associazione culturale Liberalibri, Macchina da presa, Fuci alle ore 18,00 al Caffè del Centro a via San Carlo nell'ambito delle iniziative natalizie patrocinate dal Comune di CasertaInterverrano il curatore Vincenzo De Rosa...

A cura dell'Associazione culturale Liberalibri, Macchina da presa, Fuci alle ore 18,00 al Caffè del Centro a via San Carlo nell'ambito delle iniziative natalizie patrocinate dal Comune di CasertaInterverrano il curatore Vincenzo De Rosa, Gabriella De Santis, professoressa di pedagogia Università di Cassino, Romolo Capuano, sociologo, Marinella Carotenuto, giornalista, Luigi Iannone, politologo, Giovanna Landolfi, studiosa, Giovanni Saladino neurologo e inoltre Di Florio M. Antonietta assessore alla Cultura di San Pietro Infine (Ce) del comune dove è ubicato il Museo della II Guerra Mondiale. Inoltre vi saranno Giovanni Santamaria, Macchina da Presa e Gianrolando Scaringi, Fuci e Carlo Minganti editore Immagina. Ai presenti sarà donato il libro in pdf.
L'11 settembre 2001 è una data simbolo: ha alterato la vita di un intero pianeta ed ha avviato un conflitto che potremmo definire Guerra Globale.
Ha avuto inizio non solo uno scontro fisico ma anche sociale, psicologico, mentale estenuante in cui si colpisce a morte qualsiasi cittadino macchiato della colpa di esistere.
Guerre tra soldati, eserciti, bombe che colpiscono civili: donne, uomini, bambini; dove nessuno può rivendicare il proprio diritto all'esistenza.
Tutti gli uomini hanno uguale dignità e lo stesso dna: si differenziano per le variazioni dovute a diversi adattamenti. Si ha la sensazione, oggi, che sia stata dimenticata la felicità in un mondo dove si percorre solo la via della violenza e della disparità sociale e distrugge la memoria e la via sapienza dove si illumina la mente.
Questo è un momento importante per capire gli altri in quanto troppo spesso non si è disponibili non soltanto ad accogliere l'altro da sé, ma neppure a riconoscerlo come essere portatore di dignità umana.
Inoltre permettere allo Stato di agire al di fuori delle regole in nome di interessi presumibilmente considerati superiori significherebbe trasformare lo Stato in Stato-Terrorista. Lo Stato ha il dovere di preservare la dignità di ognuno. Lo stesso giudice è un pari che giudica le prove ed emette un giudizio in coscienza e deve predisporre una via che porti il terrorista al concetto di rispetto dell'altro. Lo Stato non deve essere violento, ma deve essere fermo nel rispettare e far rispettare la legge in quanto bene comune.
La detenzione diventa giusta con l'accertamento della verità, dando all'imputato la possibilità di scagionarsi, e la pena da scontare è il riconoscimento della colpa.La dignità umana deve essere fortemente rispettata, accettata e voluta anche nella salvaguardia della propria sicurezza.

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