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Mostra di Antonio Pugliese alla Chiesa di Santa Maria La Nova

Napoli - Mercoledì 1° dicembre, alle ore 17.30, a Napoli presso Santa Maria La Nova siinaugura la mostra del M° Antonio Pugliese, intitolata "Il tempodell'esasperatismo"; l'esposizione, presentata da Domenico Raio e da CarloRoberto Sciascia, sarà...

Mercoledì 1° dicembre, alle ore 17.30, a Napoli presso Santa Maria La Nova siinaugura la mostra del M° Antonio Pugliese, intitolata "Il tempodell'esasperatismo"; l'esposizione, presentata da Domenico Raio e da CarloRoberto Sciascia, sarà presenziata da Adolfo Giuliani, presidente e fondatoredel movimento di pensiero "Esasperatismo".Alla cerimonia di inaugurazione sarà presente il maestro Antonio Pugliese.In questa mostra il maestro Antonio Pugliese si presenta quale artistaparticolarmente impegnato nel sociale e, per questo, uno degli elementi dispicco del movimento di pensiero "Esasperatismo"; partendo dal indicato dal Movimento quale contenitore della vita e dei valori eterni dell'umanità, egli indaga sulla quotidianità e sugli aspetti dell'esistenza e,parallelamente, non rinuncia a quel suo approccio delicato e raffinato che hasempre contraddistinto la sua opera. E, se da un lato gli elementi del viverecomune che offrono al maestro l'opportunità di trasmettere ai fruitori unmessaggio di esasperata accusa e di grave monito, non trascura di farintravedere barlumi di speranza tra palpiti di farfalle per l'auspicatainversione di tendenza in grado di determinare una consapevole variazione delcomportamento da parte di tutta l'umanità.La mostra proseguirà fino al 15 dicembre 2010con il seguente orario diapertura: 10.00 – 17.30; chiusura: 8 dicembre, sabato e domenica.
"L'incomunicabilità, difficoltà dell'uomo contemporaneo di comunicare e dirapportarsi con gli altri, - ha affermato Carlo Roberto Sciascia nella suapresentazione critica - è per Pugliese lo spunto per realizzare opere nellequali, sottolineando l'incapacità odierna di fruire dell'arte, sono sovrappostisulla telavari pigmenti atti ad generare elementi in rilievo che, come la scritturabraille, rendono fruibile l'opera anche a coloro i quali non riescono avedere. Altro motivo trattato è l'inquinamento che (Napoli lo sa bene!)distrugge tutto e rende invivibile la stessa Terra; Antonio Pugliese indica inun ritrovato senso della vita ed in una logica responsabile verso la Natura lavia da seguire. Vi è pure la decisa denuncia sul cattivo uso che si fa dell'acqua, bene che dovrebbe essere a disposizione di tutti i viventi della Terrama irraggiungibile per miliardi di uomini; è proprio un bidone a raccoglierla ea renderla disponibile preservandola da qualsiasi deterioramento. Il discorsosu tanto malessere diffuso dà origine ad un profondo travaglio spirituale cheAntonio Pugliese sa trasferire nelle sue opere ove alle istanze urgenti,tipiche dell'Esasperatismo si uniscono, tra suggestioni informali ancorapercepite, intime emozioni e misteriose atmosfere tra velature esovrapposizioni, pigmenti e macchie elusive. L'impellente necessità diidentificare i parametri fondamentali dell'esistenza gli permette, poi, dirientrare in possesso delle coordinate consumate del tempo, svelando a tuttigli spazi segreti dell'animo. La forma, contenuto e non contenente, è definitaappieno nei suoi contorni da una costruzione mentale e la stessa materia sieleva a essenza spirituale in una texitura cromatica che esalta ogni intimaemozione. L'espressività di Pugliese, con sensibilità ed acutezza, sa bencogliere l'essenza di quegli spazi sconfinati dello spirito e travalicare lefrontiere dell'individuo per giungere ad un originale linguaggio espressivoricco di sussulti impulsivi ed intime introspezioni, profonde meditazione eslanci lirici in grado di proiettare le minime vibrazioni del pensiero,modulate dalle emozioni percepite e vissute interiormente, alla ricerca dell'iopiù segreto dell'uomo, mai completamente svelato in tutti i suoi aspetti, inuna concezione spaziale vivace e corposa che mette in risalto segno ecolore".
L'esposizione rientra nell'ambito delle varie attività che i membri delMovimento artistico – culturale denominato "Esasperatismo - Logos & Bidone"nelle quali si cerca di scuotere la coscienza degli uomini con la denuncia deimali del mondo contemporaneo.
"In questi anni di vita – ha affermato il fondatore del movimentoAdolfo Giuliani, fondato a Napoli nel Maggio del 2000 con la pubblicazione diun Manifesto - il Movimento ha organizzato conferenze e incontri culturali,ha realizzato mostre d'arte a livello nazionale ed internazionale per ladivulgazione del messaggio. Vista la drammaticità dell'attuale momentostorico,caratterizzato da pericoli e minacce contro il pianeta terra e, quindi,controla vita stessa, cerchiamo di propagandare al massimo, col nostro Movimento,ladenuncia dei danni irreversibili che si stanno perpetrando e, nello stessotempo, la speranza di un ravvedimento che possa evitare il punto di nonritorno".
"I lavori di Antonio Pugliese – ha spiegato Domenico Raio nella suapresentazione - analizzano le possibilità di un'estensione delle ricerchedell'Esasperatismo, incentrate sul confronto uomo-realtà, su simbolo e pittura;il suo discorso si avventura in spazi, ove gli echi delle intime pulsioniriescono a sopravvivere in un pulviscolo di emozioni, manifestante tensionievidenti nell'umanità intera e si condensano in mille sensazioni dallamolteplice varietà di sentimenti in un viaggio teso alla determinazione diogni aspetto universale. Ogni elemento si sovrappone all'energia vitale dellastessa terra in una continua sedimentazione di immagini il cui risultato è unmondo vibrante e sentito. I frammenti, piccole tracce di un giorno o di unmomento, sono fissati in una visione capace di raccontare, di dire cosa sono ea cosa appartengono, superando le problematiche contingenti".

Antonio Pugliese, dopo essersi diplomato presso l'Istituto d'Arte Statale "DeLuca" di Avellino e presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, si è formatoartisticamente alla fine degli anni sessanta; in quel periodo è venuto acontatto con il fervido ambiente della nuova generazione di artisti, cheesprimeva le diverse realtà della Campania. Dalla sua prima mostra personalepresso l'Asso Stampa di Avellino (datata 1971) in poi ha esposto in tantiprestigiose gallerie e luoghi dediti all'arte in tutta l'Italia, nontrascurando significative presenze all'estero; ha vissuto intimamente le variefasi dell'evoluzione culturale italiane, pur rimanendo sempre fedele ad unapersonale visione della realtà. Molto attivo in quegli anni era il mondoculturale che a Caserta trovava un habitat naturale; lì ha aderito al manifesto"Immagini come ideazione", del quale facevano parte tra gli altri artistiNigro, Martone ed Elefante.
L'artista ha proseguito un'attenta fase di studi, i quali avevano comeriferimento costante l'arte classica rinascimentale e moderna, percepita qualefonte di energia creativa per i suoi intensi linguaggi, e ha potuto maturare lesue prime esperienze nel campo figurativo. Le regole di fondo sono per luisemplici: usare colori naturali, proporre soggetti in un paesaggio vero,presentare persone vere.Dal 1977 l'espressività di Antonio Pugliese sfocia in visioni dal saporemetafisico, nelle quali un particolare è estrapolato dall'insieme per diventarel'elemento centrale, intorno a cui far ruotare e vivificare la composizione; icolori diventano vivaci e accesi, mentre il segno assume sfumature raffinate esuadenti. Fino al 1986 i segni si evolvono in quello che appare il preludio aduna svolta decisa, perché non più vincolata dai limiti della forma; la suaespressività si dirige infine verso un astrattismo informale capace disgretolare forma e volumi e stimolare serie riflessioni. In quegli anni nasceanche in lui l'esigenza di andare oltre il segno pittorico e rendere, in un'evoluzione mentale libera da condizionamenti, i contorni sempre menosignificanti. Entrato a far parte del Movimento esasperatista, ha contribuitoin maniera determinante a diffonderlo in Italia.

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