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Iorio: 'Associazionismo e volontariato per il rinascimento casertano'

Caserta - Nelle ultime settimane a Caserta (come anche in altre città della provincia) vi è stato un fervore di iniziative ed eventi culturali: dai tanti incontri della piazza del sapere alla Feltrinelli (ed anche in altre librerie come Giunti...

Nelle ultime settimane a Caserta (come anche in altre città della provincia) vi è stato un fervore di iniziative ed eventi culturali: dai tanti incontri della piazza del sapere alla Feltrinelli (ed anche in altre librerie come Giunti, Ex Libris a Capua, Ti con Zero a S. Nicola la Strada), a quelli sulla storia di Caserta – alla ricerca dell'identità perduta fino all'affollata serata sui temi della filosofia e della teologia con i prof. Massimo Cacciari e Giuseppe Limone.
Queste attività continueranno con una intensa programmazione già prevista nei vari luoghi e centri (come Officina Ofca e Collettivo Latrones, Teatro Civico). Nello stesso tempo, anche da parte del mondo dell'associazionismo e del volontariato (laico e cattolico) si registra una molteplicità di attività sulle tematiche della promozione e dell'apprendimento permanente, in un'ottica di forte integrazione e di rete verso una politica della cultura come coesione sociale, di affermazione dei diritti fondamentali delle persone e dei cittadini.
Da qui può nascere una nuova sfida nei confronti di una classe dirigente che si mostra ancora in ritardo ed inadeguata ad affrontare i temi della conoscenza e dell'innovazione, delle competenze per lo sviluppo locale ed anche del merito – si pensi alla creatività di tanti giovani talenti e scrittori che stanno emergendo.
Di fronte a questa situazione possiamo dire che nel "deserto casertano" – come è stato definito di recente da un bell'intervento di Marilena Lucente – stanno nascendo e si vanno affermando tante oasi culturali, tante piazze e luoghi del sapere e delle creatività. Non so se si può parlare di un vero e proprio rinascimento casertano. Comunque si tratta di un risveglio delle coscienze civili e culturali.
Alla luce di queste novità è giunto il momento che si di una "scossa" (dal titolo di un bel saggio edito da Rubbettino, che presenteremo a fine novembre) chi dirige le istituzioni e gli enti locali: a partire dal sindaco di Caserta, a cui si impone l'obbligo di riaprire la vecchia biblioteca pubblica ed il nuovo centro multimediale all'ex macello. Al Presidente della Camera di Commercio spetta il compito di riorganizzare la biblioteca del "sapere economico" di Terra di Lavoro. Di recente al Presidente della Provincia è stata lanciata l' interessante proposta di un fondazione per la governance dei beni culturali ed artistici (la vera ricchezza del nostro territorio). In buona sostanza, si potrebbe riproporre anche il progetto di Aislo per un distretto culturale evoluto nella nostra provincia (a partire dalla valorizzazione dei siti e degli itinerari borbonici, alcuni in un degrado scandaloso, come il Real Sito di Carditello).
Su questi temi continueremo a lavorare, a produrre idee e progetti: a partire dalle scuole e dall'università (a breve organizzeremo due incontri a Capua e Caserta prendendo a spunto il nuovo libro del prof. Davide Dell'Anno sul trasferimento di conoscenza dai centri di ricerca alle imprese e al territorio). Nelle scuole saranno promosse iniziative con gli studenti ed i docenti sui temi della legalità e del razzismo. Inoltre, intendiamo promuovere a Caserta un evento – sul modello di altre città italiane – incentrato sul tema del'etica dei libri. E' in via di elaborazione un progetto da realizzare nella prossima primavera, in cui verranno coinvolti l'assessore alla cultura del comune capoluogo, la Camera di Commercio, le imprese editoriali (a partire da quelle più innovative attive nel Mezzogiorno, da Rubbettino a Donzelli e tante altre,anche campane), il mondo del sapere, della finanza, del terzo settore e del lavoro.

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