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Premio Made in Italy, il Segretario Ugl chiude la settimana dei convegni

(S.Agata dei Goti) Il Premio Made in Italy ha incontrato, per chiudere una settimana di convegni, i sindacati.L'incontro dal tema "I sindacati per il Made in Italy. Prospettive per una comune politica diformazione continua per il lavoro. Il valore...

(S.Agata dei Goti) Il Premio Made in Italy ha incontrato, per chiudere una settimana di convegni, i sindacati.L'incontro dal tema "I sindacati per il Made in Italy. Prospettive per una comune politica diformazione continua per il lavoro. Il valore della rete sindacale", ha visto, ieri sera, la presenza delSegretario Generale, Giovanni Centrella, operaio metalmeccanico del gruppo FIAT a Pratola Serra,nominato dal Consiglio Nazionale, su indicazione della uscente Renata Polverini, il 29 Maggio2010.
Si è parlato del valore dei sindacati, della tutela dei lavoratori, di federalismo, di crisi. Temiricorrenti in questi giorni a Sant'Agata dei Goti. Temi attuali di problemi che purtroppo investonol'Italia ormai da qualche anno."Il Sindacato dovrebbe avere un grosso valore – ha spigato Centrella – Il sindacato dovrebbeoccuparsi dei posti di lavoro, della loro tutela e non di certo di fare politica. Non dovrebbe averecolore". Inevitabile parlare di Pomigliano: "Il caso di questo stabilimento Fiat a Napoli si ètrasformato in una querelle non solo sindacale ma politica. Non è possibile. Il sindacato dovrebbesolo farsi sentire di più, dovrebbe far sentire di più la voce per lavoratori, disoccupati".
Per Centrella il Sud ce la può fare, può diventare locomotiva del Mediterraneo solo riuscendo aduscire da quell'assistenzialismo che l'accompagna da anni. Restringendo il cerchio, parlando diprovince campane e del Sannio, Centrella ha spiegato che queste zone sono ricche di bellezze talida riuscire a portare ricchezza. "Se in passato invece di costruire cattedrali nel deserto avessimocostruito aziende agricole, artigianali oggi saremmo una "piccola Svizzera". Le uniche vie disviluppo per queste zone sono dunque l'agricoltura, l' artigianato ed il turismo. Bisognerebbeinvestire su questi settori anziché creare aziende industriali che vengono progettate, finanziatee mai aperte. "Guardiamo all'interesse generale e non al nostro piccolo orticello", ha spiegato ilSegretario UGL. Tolta l'Irpinia che ancora non ha diversificato i settori di produzione, per le altreprovince, dopo il 2011, potrebbe esserci una ripresa ma solo se si capirà di produrre ciò che serve.
E alla domanda "Per i sindacati che autunno sarà?" "Inverno inoltrato", ha risposto convinto. "Gliitaliani stanno superando la crisi con una certa tranquillità perchè sono come le formiche.Gli italiano hanno, nel corso degli anni, messo un gruzzoletto da parte ma quando questirisparmi finiranno ci sarà un crollo drastico che nessun Governo riuscirà a far superare".
A ciascuno il suo, dunque, ognuno dovrebbe avere il proprio il ruolo. Bisognerebbe incentivare leprofessionalità, le eccellenze. Investire sulla formazione."Vorrei, molte volte, agire di cuore ma se lo facessi farei un danno ai lavoratori", così ha concluso ilsuo intervento Centrella. Con un applauso e una pioggia di complimenti si è chiuso il Convegno e ilsipario del palcoscenico degli attori del lavoro.

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