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Su il sipario con 'Le ultime sette parole di Caravaggio' di Cappuccio

Avellino - "Presente indicativo", teatro e cronaca raccontano il presente. Al via la seconda edizione della rassegna di "teatro civile" del Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino. Martedì, 17 novembre, con la nuova pièce del drammaturgo e regista...

"Presente indicativo", teatro e cronaca raccontano il presente. Al via la seconda edizione della rassegna di "teatro civile" del Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino. Martedì, 17 novembre, con la nuova pièce del drammaturgo e regista Ruggero Cappuccio, che torna nei teatri italiani dopo il successo londinese di Shakespear Re di Napoli e le riprese del film Rien Va, via agli appuntamenti. "Le Ultime Sette Parole di Caravaggio" è il titolo della sua nuova pièce con Claudio Di Palma e Lello Arena annunciata al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino martedì 17 novembre in doppio appuntamento: alle ore 10.00 per una matinée dedicata alle scuole, e alle ore 21.00. Accanto ai due protagonisti, le sette "femminote" interpretate da Federica Bognetti, Stella Egitto, Ilenia Maccarrone, Giusy Mellace, Alessandra Roca, Marina Sorrenti e Ada Totaro.
Dopo l'acclamato debutto dello scorso giugno al Napoli Teatro Festival Italia e il recente successo di pubblico riscosso a Salerno, la nuova opera di Cappuccio approda ad Avellino. "Le Ultime Sette Parole di Caravaggio" ritrae l'artista umano, il genio immortale. La sua vita raccontata manca della sicurezza delle ultime ore, della certezza d'una febbre infettiva che l'avrebbe reso prima agonizzante e poi cadavere sulla spiaggia di Porto Ercole il 18 luglio del 1610. Michelangelo Merisi è artista bifronte della spada e del pennello, delle luci e delle ombre, eterosessuale e omosessuale, amico dei cardinali e dei ladri, idolo dei principi e degli assassini che proclama l'impossibilità dell'esistenza di un mondo alto e poetico senza la conoscenza, la mortificazione e il naufragio in un mondo basso, corporeo. Il testo di Ruggero Cappuccio coglie il genio nell'ultima ora della sua vita.
Accompagnato da un servo aiutante, Caravaggio sbarca su una terra ignota, provato dalla persecuzione dello Stato Pontificio, dalla sete di vendetta dell'Ordine di Malta, dall'abbandono dei suoi protettori ed estimatori più fedeli. In quest'atmosfera di emarginazione, subisce a Napoli un'aggressione alla quale scampa per miracolo finendo sfigurato e secondo le cronache irriconoscibile in volto. Una solitudine immensa gli fa la rotta a spallate tra terre e rifugi come un animale ferito che ritarda ogni giorno l'appuntamento con la morte. Ne Le Ultime Sette Parole di Caravaggio si accende il delirio del grande artista in un dialogo disperato con sé stesso. Merisi è braccato da sette donne soprannominate "femminote", una falange zingaresca di femmine siculo-calabre esperte di una vita criminale abbracciata per altrettanta disperazione. Incaricate dai poteri politici e religiosi di eliminare Caravaggio, le "femminote" si danno a interpretare la parte dei suoi giuda, in cambio di un silenzioso oblio sui loro reati pregressi. Riconfermata, dopo i successi dello scorso anno, la proposta della rassegna di Teatro Civile, con ben tre proposte.
L'abbonamento alla rassegna costa 30 euro, i singoli biglietti 15 euro, mentre tutti i sottoscrittori dell'abbonamento "Grande Teatro", a 10 spettacoli, potranno acquistare, in abbonamento, al prezzo di 20 euro. In programma domenica 7 febbraio 2010 "La Strada", con Massimo Venturiello e Tosca, de La Contemporanea in co-produzione con Compagnia Mario Chiocchio. Dramma con musiche tratto al film di Federico Fellini – Tullio Pinelli e Bernardino Zapponi, musiche Germano Mazzocchetti – regia Massimo Venturiello. Martedì 26 gennaio 2010 di scena Morso di Luna Nuova", racconto per voci con Erri De Luca, regia di Giancarlo Sepe., compagnia de Gi Ipocriti.

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