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Al Festival di Settembre al Borgo anche i Bottari

Caserta - Sarà la cantica popolare dei Bottari a chiudere l'ultimo appuntamento di "Settembre Al Borgo 43 – Face to Fest 2013" de "La terra, il racconto, le radici" in Piazza Vescovado.Ieri sera, infatti, dopo la consueta esibizione delle...

Sarà la cantica popolare dei Bottari a chiudere l'ultimo appuntamento di "Settembre Al Borgo 43 – Face to Fest 2013" de "La terra, il racconto, le radici" in Piazza Vescovado.Ieri sera, infatti, dopo la consueta esibizione delle Malmaritate (confermata alle 22,30), accompagnate dalla voce recitante di Chiara Buratti e dal cantautore lampedusano Antoine Michel, il pubblico del Festival ha potuto assistere ad uno spettacolo "fuori cartellone", ma di grande e suggestivo effetto: al centro della scena, per il gran finale a sorpresa, arriveranno botti, tini e falci, usati come percussioni per accompagnare i canti popolari, che si leveranno al cielo in segno di benaugurale auspicio.
Nato una decina di anni fa a Macerata Campania, in provincia di Caserta, il gruppo musicale dei Bottari è tra i più autentici del panorama campano. Il loro merito è quello di aver recuperato un'antica tradizione di Terra di Lavoro: nel Trecento, infatti, i contadini percuotevano botti, tini e falci sia per allontanare gli spiriti maligni dalle loro cantine, sia per attrarre i passanti durante il lavoro nei campi e la vendita del vino. Con un vasto repertorio, che va dalle canzoni popolari alla classica napoletana, stasera i Bottari si presenteranno in una formazione costituita da 18 elementi: tre botti, cinque tini, tre falci, due chitarre, batterie, percussioni e voci.
"Partecipare a 'Settembre al Borgo' è per noi un doppio onore" ha commentato Massimo Viggiano, Presidente dell'Associazione 'Il Picchio', che promuove l'esperienza dei Bottari, guidati dal "capobattuglia" Stany Roggiero, che compone i ritmi e dirige le percussioni "Ne siamo felici perché 'Settembre al Borgo' è un Festival storico e perché, grazie al Direttore artistico, Casimiro Lieto, riesce sempre e comunque a valorizzare il territorio. La cosa che ci ha emozionato di più è che il Festival ci ha fortemente voluto e noi abbiamo risposto con entusiasmo sincero all'appello. Quella di stasera sarà una vera e propria festa, che darà ritmo all'appuntamento conclusivo in Piazza Vescovado ed offrirà al pubblico quel sano divertimento, che la chiusura di un progetto artistico, com'è stato 'La terra, il racconto, le radici' doveva sapere regalare".

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