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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Lavoratori Socialmente Utili della Campania, l'allarme lanciato dalla Felsa Cisl

Caserta - Nota stampa a firma Iodice Magliacano Vittorio Angelo (Coordinatore Territoriale di Caserta Felsa Cisl Campania): "Il 2017, per tutti i Lavoratori Socialmente Utili della Campania, nonostante le continue sollecitazioni nei confronti...


Nota stampa a firma Iodice Magliacano Vittorio Angelo (Coordinatore Territoriale di Caserta Felsa Cisl Campania): "Il 2017, per tutti i Lavoratori Socialmente Utili della Campania, nonostante le continue sollecitazioni nei confronti degli Enti Locali, della Regione e del Governo, è iniziato con un nulla di fatto in merito alla stipula della convenzione Stato-Regioni che rinnova i progetti LSU anche per l’anno 2017. Tali lavoratori vengono utilizzati da oltre venti anni come dipendenti pubblici dagli stessi enti locali. Nonostante ciò, figurano ancora come lavoratori con “sostegno a reddito” e senza alcun onere contributivo ai fini pensionistici. In poche parole, sono lavoratori a “nero” legalizzati. La Regione Campania ha preso l’impegno di sostenere tali progetti attraverso un anticipo del mese di Gennaio versando nelle casse dell’INPS la somma di 2 milioni di euro, in attesa che il Governo trovi i fondi necessari al prosieguo dei progetti. Gli anni precedenti è stato fondamentale il Decreto Milleproroghe per inserire e coprire con fondi nazionali il prosieguo di tali progetti. Quest’anno nel decreto Milleproroghe tali lavoratori non sono stati considerati e a seguito della proroga di un mese da parte della Regione Campania, dal 1 febbraio, 4300 LSU rischiano di restare senza lavoro o meglio ancora senza “sostegno al reddito”.


Si prospetta una situazione di altissima gravità, un dramma sociale di forte impatto per il nostro territorio. 4300 lavoratori che oltre a non essere presi in considerazione dalle Istituzioni per quell’aspirata stabilizzazione che aspettano da oltre venti anni, addirittura, tra pochi giorni potrebbero andare a casa per mancanza di fondi.

A questa situazione si aggiunge anche la Corte dei Conti che ha posto in maniera pregiudiziale la condizione che le Regioni interessate all’utilizzo di LSU, presentino una programmazione seria e graduale per la riduzione del bacino di tali lavoratori ponendo in primis la possibilità di stabilizzare di tali lavoratori da parte degli Enti Locali in base ai vuoti di organico nel personale dipendente. Tale programmazione, da parte della Regione Campania è completamente priva di questa possibilità ed anche se il Governo finanziasse i progetti LSU ci si troverebbe davanti ad una probabile non autorizzazione della Corte dei Conti nell’utilizzo di tali fondi. Una situazione complessa, delicata con un altissimo rischio dell’acuirsi di gravi tensioni e di azioni fuori controllo da parte dei lavoratori.

Un dramma annunciato e più volte denunciato da tutti i sindacati. Purtroppo, fino ad oggi, non abbiamo avuto risposte concrete da parte di tutte le Istituzioni.

In questi giorni da parte degli enti utilizzatori (in particolari gli enti comunali e regionali), si continua ad invogliare tali lavoratori a lavorare e ad esercitare mansioni non di propria competenza. Un LSU per normativa è catalogato come personale “non dipendente” e come tale può esercitare mansioni di supporto ai dipendenti pubblici. Un LSU proprio per la sua condizioni di “non dipendente” non può avere contatto con il pubblico, accesso a materiale informatico, password, accesso ad atti amministrativi, etc etc. Per la mancanza di personale ogni giorno si violano le leggi che normano tali lavoratori, ogni giorno vengono utilizzati con mansioni da dipendenti pubblici.

Non comprendiamo l’immobilismo, in particolare degli enti comunali e regionali, su tale situazione. Se i progetti LSU non dovessero essere rinnovati, molti comuni e uffici regionali, per mancanza di personale, si troverebbero con servizi dimezzati ed in alcuni casi completamenti inadempienti, provocando seri problemi al funzionamento della macchina amministrativa territoriale.

Alla luce di tutto ciò, non è più il tempo di restare fermi. Siamo pronti a qualsiasi iniziativa per denunciare tale situazione ed evidenziare l’assoluta necessità dell’utilizzo di questi lavoratori. Siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative che portino al riconoscimento di quei diritti che per oltre 20 anni sono stati calpestati da quelle istituzioni che avrebbero dovuto essere i primi garanti dei “diritti” dei lavoratori.

Sulla base di queste motivazioni la Felsa Cisl Campania di Caserta ha proclamato un’Assemblea Generale con tutti i Lavoratori Socialmente Utili della provincia di Caserta per venerdì 13 gennaio presso il Ente Regione Campania (ex Ciapi) sito in Viale Carlo III San Nicola la Strada. L’Assemblea con i lavoratori sarà fondamentale per decidere il da farsi sulle iniziative da intraprendere".
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