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'Decent work e lotta alla povert', Cgil in campo per un lavoro dignitoso

Castel Volturno - Il prossimo 23 novembre, alle ore 10.00, la Cgil di Caserta scende in campo, ancora una volta a Castelvolturno, presso l'Holiday Inn Resort , proponendo la prima Tavola Rotonda Nazionale del progetto "Lavoro dignitoso per tutti...

Il prossimo 23 novembre, alle ore 10.00, la Cgil di Caserta scende in campo, ancora una volta a Castelvolturno, presso l'Holiday Inn Resort , proponendo la prima Tavola Rotonda Nazionale del progetto "Lavoro dignitoso per tutti, un mondo migliore inizia da qui", mirato a far crescere la consapevolezza della portata dei problemi, a favorire e sostenere azioni in grado di incidere su quelle realtà la cui drammaticità è testimoniata dai dati ufficiali e dalla conoscenza diretta. Si tratta di una scelta significativa per parlare di migrazione, lavoro degno, diritti inalienabili dell'essere umano, e ancor più, dal momento che l'evento vedrà al tavolo dei relatori alcuni ospiti internazionali come Conny Reuter di "Solidar" e Hakkem Bashorun del "Nigeria Labour Congress", oltre a importanti esponenti della Cgil Provinciali, Regionali e Nazionali, di Progetto Sviluppo Internazionale e del mondo politico. In particolare, parteciperanno Renzo Concezione, direttore di Progetto Sviluppo, Michele Gravano, Segretario Regionale Cgil Campania, Camilla Bernabei, Segretario Provinciale Cgil Caserta, Jean Renè Bilong, dell'ufficio Immigrati Cgil Caserta, Severino Nappi, assessore Regione Campania, Italo Tripi, Presidente di Progetto Sviluppo, Caterina Arcidiacono, Laboratorio Mediterraneo, Vera Lamonica, Segretaria Nazionale Cgil. Tante voci, quindi, per un obiettivo comune, ovvero, ridurre squilibri e disuguaglianze nel mondo e offrire a tutti le strumentalità per migliorare le proprie condizioni di vita. Purtroppo tutte le più recenti ricerche internazionali dimostrano che negli ultimi anni - pur a fronte di una crescita complessiva della ricchezza - sono aumentati nel mondo gli sbilanciamenti e le differenze, e che la fame – che colpisce ancora più di un miliardo di persone - è in aumento. Oggi nel mondo un miliardo di persone vive sotto la soglia di povertà con un reddito inferiore ai due dollari al giorno. Questa povertà è associata alle pessime condizioni dei diritti del lavoro oltre che all'assenza di servizi sanitari, sociali e di accesso ai sistemi di istruzione. Ci sono ancora milioni di bambini che subiscono odiose forme di sfruttamento, mentre 12 milioni di persone sono vittime del lavoro forzato.
Ancora molti sono coloro che decidono di emigrare dai loro luoghi d'origine per fuggire situazioni di invivibilità, ai quali non si può negare il "diritto di sperare" di vivere una vita migliore. In questo ambito, proprio il Casertano continua ad apparire, oggi, come una delle aree di riferimento per i movimenti migratori di manodopera immigrata impegnata in agricoltura; ma purtroppo l'altra faccia della medaglia racconta di Caserta come una tra le prime province in Italia per il lavoro sommerso: molti lavoratori, infatti, restano per buona parte "invisibili", ignorati e privati dei diritti più essenziali, per cui la malavita organizzata trova terreno fertile per sfruttare, vessare e, talvolta, costringere a delinquere. Non si può dimenticare, ad esempio, la vicenda di Jerry Essan Masslo, un rifugiato politico sudafricano che, a Villa Literno, vent'anni fa, si ribellò a dei rapinatori che pretendevano la paga dell'intera giornata di lavoro nella raccolta dei pomodori. Jerry osò ribellarsi a quell'atto camorristico, arrogante e razzista, e venne ucciso. Fu il primo martire del lavoro nero. Eppure secondo recenti studi l'Italia è un paese che, nonostante la crisi che ha colpito l'intera economia nazionale, continua a richiedere manodopera straniera, soprattutto per quel che riguarda figure professionali poco qualificate o ruoli di operaio e la Campania è la regione del Mezzogiorno che accoglie la quota più consistente di immigrati, circa la metà di tutti quelli presenti nel Sud Italia. In un siffatto contesto il lavoro di sensibilizzazione e di promozione di incontri, di occasioni di dibattito e di messa a fuoco di idee e proposte sul tema del Lavoro Dignitoso assume una funzione ancora più importante, data la drammaticità delle condizioni di milioni di persone, di lavoratori e lavoratrici e tutti i soggetti sociali e anche le Istituzioni, possono giocare un ruolo importante. Ed è in questo contesto che si inserisce il progetto "Combattere la povertà: lavoro dignitoso e partecipazione sociale" portato avanti dalle ONG dei principali Sindacati italiani e dalle più grosse Associazioni, e che, a Castelvolturno, martedì prossimo, assume una valenza senz'altro più ragguardevole.

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