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Protesta dei docenti precari: 'Lavavetri per un giorno'

Caserta - La fitta pioggia di oggi pomeriggio non ha scoraggiato i manifestanti della Cgil di Caserta che dalle 15.00 alle 18.00, sfidando le avversità metereologiche, hanno portato a termine l'insolita protesta annunciata. Così scontentando i più...

La fitta pioggia di oggi pomeriggio non ha scoraggiato i manifestanti della Cgil di Caserta che dalle 15.00 alle 18.00, sfidando le avversità metereologiche, hanno portato a termine l'insolita protesta annunciata. Così scontentando i più scettici, erano in tanti i lavoratori precari della scuola impegnati a lavare i vetri ai semafori, materializzando così i nuovi disoccupati della conoscenza alla cittadinanza, per sottolineare ancora una volta il dramma di quanti sono rimasti senza lavoro. "Noi siamo quelli che non ci sono. per lo Stato, per la legge, per il mondo del lavoro...", ha dichiarato amareggiata la professoressa Marina de Somma, coordinatrice delle attività dei precari, per la Cgil di Caserta, nel corso della singolare contestazione. "L'ultimo torto che noi abbiamo subìto - ha continuato la docente - è stato lo stravolgimento del protocollo d'intesa stipulato tra il MIUR e la Regione Campania che prevedeva l'impiego di 20.000.000 di ? per i precari, per lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento. Quei fondi, adesso, saranno impiegati per gli esperti esterni nei PON! Noi che siamo i lavoratori della conoscenza chiediamo di fermare questi scempi per garantire un futuro di sviluppo al Paese". Ed erano molti gli slogan impressi su striscioni e cartelloni che facevano da sfondo, oggi pomeriggio, all'insolita attività esercitata dai rappresentanti di innumerevoli professori alla deriva, per sensibilizzare ancor più l'opinione pubblica su un vero e proprio dramma. Negli ultimi due anni scolastici, infatti, i tagli della legge 133/2008 hanno prodotto solo a Caserta 1600 nuovi disoccupati, persone - in molti casi - in servizio da più di 10 anni, in età avanzata, dunque difficilmente riconvertibili in altri settori. Per essi solo 8 mesi di disoccupazione e al più il riconoscimento giuridico del servizio non prestato per la riduzione di organico."Ci si augura che finalmente passi nella consapevolezza della cittadinanza la sofferenza di quanti hanno investito una vita nella conoscenza e ora rimangono senza lavoro, in un contesto sociale che invece avrebbe bisogno di un esercito di insegnanti e non di tagli", ha concluso Marina De Somma. Il segretario della FLC CGIL Caserta Enrico Grillo ha aggiunto: "L'Amministrazione e il mondo della politica dovrebbero finalmente recepire le istanze dei lavoratori della conoscenza e della cittadinanza che chiede più qualità e più tempo scuola. In una provincia dove la scuola è il vero concreto investimento per l'emancipazione sociale è assurdo che si disinvesta sull'unica speranza per un futuro migliore".
I precari lavoratori della scuola presenti ai semafori della via Appia, presso uscita autostrada e presso il viale Carlo III, hanno voluto ribadire che non ci stanno essere stati sfruttati per tanto tempo per poi essere liquidati senza tanti complimenti, e di certo la loro scelta di oggi non è passata inosservata!

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