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Tares, Panico (Cisl Pensionati) scrive a Del Gaudio

Caserta - "Ill.mo Signor Sindaco di Caserta,le scrivo in qualità di segretario della Lega intercomunale di Caserta Federazione Pensionati CISL, in merito alla tassazione della TARES, che ha sostituito la TARSU , le cui cartelle di pagamento sono...

"Ill.mo Signor Sindaco di Caserta,le scrivo in qualità di segretario della Lega intercomunale di Caserta Federazione Pensionati CISL, in merito alla tassazione della TARES, che ha sostituito la TARSU , le cui cartelle di pagamento sono in distribuzione tra i cittadini casertani. Come è noto la TARES presenta una maggiore tassazione rispetto alla TARSU, ed essa va versata: la prima rata a fine maggio, la seconda entro settembre e l'ultima, da calcolare a conguaglio a dicembre.
A differenza degli anni trascorsi, dove le rate erano quattro, quest'anno lo stesso importo va versato in due rate. Le scrivo per conto di molti pensionati che si sono rivolti a me e che hanno già ricevuto la cartella esattoriale da parte della Publiservizi. Essi percepiscono pensioni al minimo, nell'ordine di 500/700 euro mensili e si trovano in grave difficoltà a corrispondere quanto stabilito. Vi è da aggiungere che prima la Publiservizi rateizzava il pagamento delle rate per venire incontro alla famiglie bisognose, ora invece la Publiservizi non concede alcuna dilazione per cui il cittadino, che si trova in gravi ristrettezze economiche, non sa a quale santo votarsi.
Signor Sindaco, le persone che si presentano da me per esporre i loro problemi, sono contribuenti onesti e laboriosi che hanno sempre pagato i tributi dovuti, non sono venuti mai meno ai loro doveri, anche se con sacrifici e qualche volta, senza voler esagerare, privandosi del primo piatto, a differenza di tanti che ostentano opulenza e poi, sotto sotto, brigano per non pagare una multa comminata per eccesso di velocità o per aver parcheggiato in seconda se non addirittura in terza fila i loro suv . In una situazione economica e sociale drammatica, come quella che stiamo attraversando, in cui le storie di povertà non si contano, Le chiedo di venire incontro a queste famiglie a cui il destino è stato avverso, ascoltare le loro voci, i loro problemi, le loro ansie e cercare, magari insieme, di risolvere i termini della questione. Capisco che non è semplice, ma la Publiservizi, di concerto con codesta Amministrazione potrebbero, eccezionalmente dilazionare le rate che, spesso, coincidono con il pagamento dei consumi elettrici e del gas.
Sarebbe un gesto umano e civile e dimostrerebbe sensibilità verso chi si trova in reali difficoltà economiche; ostinarsi in un atteggiamento di chiusura, non so fino a che punto convenga. Non Le chiedo altro, anzi mi piacerebbe incontrarLa per affrontare questo ed altri argomenti. Con stima"

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