Indesit, corteo con mille lavoratori per protestare contro piano esuberi
Teverola - Lungo corteo dei dipendenti degli stabilimenti Indesit di Teverola-Carinaro (Caserta) che ieri mattina hanno protestato contro il piano dell'azienda che prevede oltre 1400 esuberi, 530 dei quali nel Casertano. Quasi mille i manifestanti...
Lungo corteo dei dipendenti degli stabilimenti Indesit di Teverola-Carinaro (Caserta) che ieri mattina hanno protestato contro il piano dell'azienda che prevede oltre 1400 esuberi, 530 dei quali nel Casertano. Quasi mille i manifestanti, tra cui anche i lavoratori operanti nell'indotto, in marcia dall'area industriale in cui sorge l'insediamento. Il corteo, seguito dalle forze dell'ordine, sta attraversando la Statale Appia in direzione Teverola.
"Fim, Fiom e Uilm nazionali ritengono che la fase economica, le caratteristiche dei territorisui quali la presenza di Indesit è rimasta, il rischio di desertificazione industriale progressiva,non consentano né di condividere, né di accettare l'ipotesi di delocalizzazione produttiva e diridimensionamento industriale e occupazionale avanzata da Indesit.""Per queste ragioni hanno sostenuto ogni iniziativa di lotta fino ad oggi promossa dalleOrganizzazioni sindacali locali e dalle Rsu degli stabilimenti italiani del Gruppo percontrastare il piano, e sosterranno il proseguimento della mobilitazione locale e nazionaledelle lavoratrici e dei lavoratori, con l'obiettivo di convincere il Gruppo Indesit e la famigliaMerloni a rivedere i propri progetti, a ritrovare nel proprio essere una grande aziendaitaliana, che all'Italia deve le sue origini e il suo successo, le ragioni per modificare le propriescelte industriali, continuando ad investire nel nostro Paese, per il futuro dell'industriaitaliana e per un lavoro stabile, qualificato e radicato nel territorio.""La realizzazione dell'obiettivo di un nuovo piano industriale della Indesit, a partire dal Piano Italiacondiviso in sede ministeriale in data 7 dicembre 2010, in grado di garantire un adeguato livello diinvestimenti in nuovi prodotti e nei processi produttivi e il mantenimento delle produzioni e deilivelli occupazionali rappresentano oggi la priorità per le lavoratrici e i lavoratori, per i territoriinteressati e per la salvaguardia del settore elettrodomestico in Italia. Cosi come è prioritaria lasalvaguardia del reddito di quei lavoratori - di Refrontolo, Brembate e None - per i quali, ad oggi,con lo strumento delle politiche attive, non è stato realizzato un risultato in termini dirioccupazione.""Fim, Fiom, Uilm nazionali, le strutture di Fim, Fiom, Uilm territoriali interessate e ilCoordinamento Rsu degli stabilimenti Indesit decidono di continuare lo stato di agitazione intutti gli stabilimenti e proclamano ulteriori 16 ore di sciopero da svolgersi nel mese di giugnocon modalità articolate in tutte le realtà e con manifestazioni territoriali nelle Marche ed inCampania, a sostegno del confronto con la Direzione aziendale di Indesit che Fim, Fiom eUilm chiederanno di avviare tempestivamente.""Le iniziative territoriali dei prossimi giorni avranno l'obiettivo di modificare i programmiaziendali, coinvolgendo attivamente i Sindaci, le Istituzioni provinciali e i Presidenti delleRegioni Marche e Campania affinché sostengano la vertenza sindacale finalizzata amantenere le attività produttive e difendere il lavoro.""Fim, Fiom, Uilm nazionali si attiveranno inoltre, da subito, nei confronti del Ministro delloSviluppo economico per chiedere l'interessamento del Governo sulla vertenza Indesit e azioniconcrete con scelte di politica industriale riguardo al settore per salvaguardia delle produzionie dell'occupazione.""Inoltre, le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, in tempi brevi, definiranno le iniziativenecessarie e utili a tutto il settore elettrodomestico per preparare una iniziativa nazionale atutela del settore nei confronti del Governo."