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Economia

Tommaso De Simone riconfermato presidente della Camera di Commercio di Caserta

Caserta - "Abbiamo un grande, gravoso ma esaltante compito davanti. La comunità si attende molto dall'ente camerale; magari anche di più di quello che è oggettivamente possibile. In ogni caso, abbiamo il dovere di produrre tutti gli sforzi di cui...

"Abbiamo un grande, gravoso ma esaltante compito davanti. La comunità si attende molto dall'ente camerale; magari anche di più di quello che è oggettivamente possibile. In ogni caso, abbiamo il dovere di produrre tutti gli sforzi di cui siamo capaci; di mettere in campo tutte le nostre energie, per offrire il nostro contributo alla ripresa e lo sviluppo del nostro territorio". Lo ha affermato Tommaso De Simone, subito dopo la sua proclamazione a 26° presidente della Camera di Commercio di Caserta.
E' stata, la sua, un'elezione unanime. Ha ottenuto, infatti 32 voti su 32 presenti.. Il neo presidente succede a se stresso, avendo guidato l'ente negli ultimi tre anni. Alla cerimonia di investitura ha preso parte l'assessore regionale Fulvio Martusciello, il presidente di Unioncamere Campania, Maurizio Maddaloni, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio. Gli ospiti hanno tutto sottolineato il ruolo "importante che la CCIAA può e deve rivestire per l'economia di Terra di Lavoro in una fase economica tra le più difficili". Per la prima volta siedono ben sei donne nel nuovo consiglio camerale.
I lavori sono stati aperti dal consigliere anziano Antonio Farina. E' toccato all'ex presidente di Confindustria, Nino Della Gatta, membro dell'assemblea, dare lettura della mozione programmatica elaborata dalle associazioni, con la proposta unitaria della candidatura di De Simone alla presidenza. In particolare, l'ex presidente dell'Unione degli industriali ha sottolineato l'impegno camerale a perseguire alcuni "obiettivi, strategici, funzionali ad una concreta e realistica ipotesi di ripresa e sviluppo del territorio". "La provincia di Caserta – è stato in particolare evidenziato – è tra le aree dello sviluppo interrotto, quelle in cui si gioca la sfida tra crescita e declino, contraddistinte dalla crisi di grandi impianti industriali e dal degrado del tessuto urbano nonché dalle difficoltà di individuare un nuovo percorso di sviluppo possibile tra vocazioni locali ed investimenti esterni".
Per favorire il rilancio, occorre, in primo luogo, dare impulso ad ogni politica in grado di "potenziare l'internazionalizzazione". Vanno poi migliorate le condizioni del credito "che è la linfa delle nostre imprese". Bisogna poi lavorare per "creare un contesto ottimale per fare impresa e che consiste nella semplificazione, l'infrastrutturazione materiale ed immateriale, la lotta all'economia criminale". La CCIAA deve poi sentirsi impegnata a "promuovere l'imprenditorialità per sostenere anche l'occupazione". Per questo scopo, si rende indispensabile approfondire ed intensificare il dialogo scuola-impresa e stimolare l'innovazione.
Perché la produzione compia il salto di qualità indispensabile per affrontare la sfida del mercato, non solo nazionale "l'ente camerale deve anche promuovere la qualità e la tracciabilità, rinforzando le regole e la regolazione del mercato". La CCIAA è infine tenuta a promuovere la valorizzazione dei tesori del territorio e che consistono nel turismo, nella cultura e nelle tradizioni."Sono impegni – ha concluso De Simone – che ci impongono di dare fondo a tutte le nostre risorse. Siamo pronti a gettare il cuore oltre l'ostacolo nella consapevolezza che abbiamo semplicemente il dovere di lavorare per al meglio per il nostro territorio per i nostri giovani".

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