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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura Sant'Arpino

"Il Giro racconta": l'evento per la storia dei 115 arrivi della corsa rosa in Campania

Un grande momento di sport, di cuore e di cultura la presentazione a Sant’Arpino

Un grande momento di sport, di cuore e di cultura. E’ stata tutto questo ed altro la speciale serata vissuta l’altro giorno nella incantevole cornice del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino.

Il mondo quasi fantastico della bicicletta tra nuovi adepti e inguaribili nostalgici richiamati come da un ritmo irresistibile dalla presentazione  de “Il Giro racconta. La meravigliosa storia dei 115 arrivi della Corsa Rosa in Campania” (Edizioni LeVarie), firmato dal medico-scrittore Gian Paolo Porreca, con due deliziosi e appassionati racconti dedicati al ciclismo di Gianfranco Coppola e di Gian Paolo Ormezzano e con il coordinamento editoriale di Marco Lobasso.

Un viaggio emozionante tra ricordi, aneddoti, storie e nomi (tra cui alcuni non mediatici) che grazie a questo libro, un autentico almanacco dei sentimenti, vengono salvati dall’oblio del tempo. La presentazione di Sant’Arpino ha avuto il merito di aggregare campioni, appassionati, tifosi e addetti ai lavori che hanno seguito con particolare coinvolgimento emotivo le riflessioni sviluppate nel corso della serata da alcuni dei protagonisti di questo sport meraviglioso. Ovazione per il vice campione del mondo Claudio Chiappucci, “El Diablo”, che per le sue doti di tenacia è amatissimo dai tifosi che ancora oggi ne apprezzano il suo proverbiale estro e la sua resistenza da gladiatore sui pedali. Il campione, tra l’incanto generale della sala gremita, ha ricordato molti aneddoti della sua gloriosa carriera sportiva tra cui i momenti trascorsi con Pantani di cui è stato capitano e con il quale condivideva la stanza in albergo.

L’evento, promosso da PulciNellaMente in sinergia con il “Gruppo Ciclisti Sant’Arpino” (presente al completo e rigorosamente in completino sportivo a partire dal presidente Pino Pezzella) , la preziosa collaborazione del gruppo industriale “Elba” della famiglia Capasso, e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sant’Arpino, grazie al libro di Porreca, ha esaltato la bellezza di uno sport che – così come hanno richiamato i relatori della serrata - sa tenere insieme grandi e piccini, che ha storia leggendaria e futuro brillante, che coniuga rispetto e salvaguardia dell’ambiente, che è capace di prendersi cura del territorio, che è volano di economia, che è attrattore di turismo e che è l’unico in grado di raccontare la bellezza del nostro Paese in ogni angolo del mondo.

Dopo l’introduzione del direttore di PulciNellaMente, Elpidio Iorio, e i saluti istituzionali del sindaco Ernesto Di Mattia, e dell’assessore alla cultura Giovanni Maisto, sono intervenuti i giornalisti Franco Buononato (“Porreca, di cui ho avuto il piacere di “passare” i suoi articoli nei miei anni di lavoro in redazione a “Il Mattino”,  con il suo libro – opera unica nel suo genere – ha evitato la dispersione di una bella fetta del patrimonio sportivo della città di Napoli e dell'intera regione Campania”) e Marco Lobasso (che è anche l’editore del libro).

Presente anche il pugile Angelo Musone, medaglia di bronzo nei pesi massimi all’Olimpiade di Los Angeles, che ha sottolineato la bellezza e la forza educativa dello sport che diffonde i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, principi fondanti di ogni società sana.

Gianfranco Coppola, giornalista Rai e presidente nazionale USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), con un appassionato intervento, per nulla di circostanza, ha sciorinato una serie di ricordi umani e professionali che lo legano a doppio filo al mondo della bici (“ho io stesso praticato il ciclismo uno sport capace di appassionare e unire generazioni apparentemente lontane. Ci sono immagini di questo sport che da sole raccontano più di mille parole: una su tutte la caduta di Pantani al Chiunzi con la squadra a fargli da protezione.  Questo libro, di cui ho condiviso la pubblicazione sin dalle prime battute, consegna alle giovani generazioni un patrimonio di valori affinchè ciascuno possa farne tesoro e in qualche prendere a riferimento”).

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