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Cultura

Cooperative e studenti insieme per dire no alla violenza di genere

Tra i promotori dell'iniziativa New Hope di Caserta

Giornata Internazionale della Donna, dall’incontro e la collaborazione di iCare con la cooperativa sociale New Hope di Caserta e con gli studenti del Liceo “E. Fermi” di Montesarchio la sensibilizzazione contro la violenza di genere. Per la Giornata Internazionale delle Donne, la cooperativa sociale di comunità iCare ha dato vita a collaborazioni interne tra progettualità e percorsi ed esterne. Un triplice incontro sinergico di sguardi e intenti tra i progetti DolceMente e Casa delle Donne di iCare, da una parte, e la cooperativa sociale New Hope di Caserta (che gestisce un laboratorio di sartoria etnica con donne vittime di tratta), dall’altra, ha dato vita a tre gradite e invitanti proposte-segno tra la bontà golosa di torte Mimosa, cioccolatini e biscotti fichi e noci, un elastico wax per capelli (realizzato proprio dalle giovani donne ospiti di New Hope) e un prezioso messaggio di sensibilizzazione donato dalle ospiti di Casa delle Donne.

E proprio le operatrici di Casa delle Donne hanno incontrato la redazione del giornalino “Notizie dal Faro” del Liceo “Enrico Fermi” di Montesarchio per raccontare la propria esperienza, illustrando le finalità sia della struttura di accoglienza di Casa delle Donne, sia del prezioso ed importante Centro Antiviolenza “La Voce delle Donne”, inaugurato a Montesarchio lo scorso mese di febbraio. “Prevenzione e accoglienza – ha affermato agli studenti del “Fermi” la responsabile Fabiola Filippelli – sono alla base della nostra azione. Sensibilizzare riguardo la violenza di genere è fondamentale per abbattere alcuni stereotipi, presenti nel nostro territorio, già dalla giovane età”. Il Centro Antiviolenza, in particolare, è un punto di riferimento gratuito, 24 h su 24, che garantisce il completo anonimato a tutte le donne del territorio, vittime di violenza e di soprusi, che ne avranno necessità, e che svolge interventi di accoglienza, protezione, sicurezza e prevenzione. Inoltre offre una vasta serie di servizi necessari alle donne in difficoltà: consulenza legale, consulenza psicologica, accoglienza, protezione e sicurezza, percorsi di gruppo, sostegno alla genitorialità, formazione e sensibilizzazione, accompagnamento al lavoro.

Insomma è una possibilità concreta di aiuto per tutte quelle donne che si trovano in condizioni di violenza e di disagio. “Alcuni comportamenti violenti vengono ancora considerati “normali” o minimizzati. Non si distinguono i litigi dalle effettive violenze: i primi consistono in un dibattito alla pari, le seconde invece prevedono un dislivello tra uomo e donne, in cui quest’ultima è posta in una posizione inferiore. La donna in generale, mediamente, nel momento in cui si sente in difficoltà, fa fatica a chiedere aiuto, soprattutto quando è ancora legata all’uomo, per la paura del giudizio, per la sfiducia che prova nei confronti dell’interlocutore “sconosciuto” che la accoglie, eccetera. Oggi giorno le donne tendono certamente ad aprirsi molto di più, ma è un’apertura ancora da “normalizzare”.

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