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Cultura

'Gianna', la graphic novel nata dalla penna di Arianna Melone. "Nata ascoltando Rino Gaetano"

Una Bologna degli anni '70, una ragazza politicamente attiva che però soffre di una lieve forma di ipersessualità e per questo viene emarginata ed etichettata ma troverà rifugio in coloro che la amano senza riserve. Sono gli elementi di “Gianna”, la graphic novel nata dalla penna di Arianna Melone, 25enne casertana, diplomata al Liceo Artistico di San Leucio e poi alla Scuola Internazionale di Comics partenopea, edita da Beccogiallo Editore. La storia è stata curata da Alice Milani per la collana Rami della Beccogiallo Editore. Produzione e promozione a cura di Guido Ostanel e Mattia Ferri.

"L'idea di realizzare Gianna è nata ascoltando la canzone omonima di Rino Gaetano alla quale rendo omaggio alla fine del romanzo - spiega la talentuosa autrice casertana - Il testo mi è sempre parso moderatamente criptico nonostante l'uso di termini espliciti. Questo mi ha permesso di delineare una figura del tutto nuova: una donna con la sua storia ed il suo carattere . Ci troviamo nel 1977 a Bologna ad un anno dalla legge Basaglia e da quella 194. Ho cercato di riprendere appieno lo spirito e la mentalità del tempo".

Sullo sfondo una società in cambiamento nel pieno di rivolte studentesche dove si innesta una rivoluzione estrema dal punto di vista delle idee e dei ruoli di genere. "Gianna è una ragazza politicamente attiva come quasi tutti i suoi coetanei anche se non comprende appieno le sue battaglie, le sta a cuore quella sul diritto all'aborto, ancora oggi tristemente attuale - sottolinea Arianna Melone - Tutto ciò in realtà fa solo da sfondo a quelli che vogliono essere i temi centrali del racconto: la diversità, la libertà di essere se stessi, l'accettazione del proprio io, la sessualità”.

Gianna è una ragazza ai margini. Soffre di una lieve forma di ipersessualità. Un disturbo comportamentale non gestibile per una donna in quel determinato contesto sociale. Gianna non viene accettata ma giudicata ed allontanata dagli altri. Trova rifugio in quelle poche persone che entrano in empatia con lei e che la amano nella sua interezza, particolarità, liberi di essere loro stessi. "Gianna si propone di sensibilizzare i lettori all'empatia nei confronti di ogni genere di diversità anche quando si tratta di temi scomodi o che rappresentano ancora oggi un tabù" - afferma l'ideatrice della graphic novel. Gianna è stata tradotta in francese dalla casa editrice Albin Michel. Con la stessa casa editrice ho avuto il piacere di lavorare con la sceneggiatrice Vero Cazot su 'Le Bal Des Folles' , un rifacimento a fumetti del bestseller omonimo di Victoria Mas” conclude la giovane autrice.

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