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Cronaca Trentola-Ducenta

Il pentimento non basta, don Michele resta in carcere

Il sacerdote accusato di abusi su una bambina. La palla passa al Riesame

L'ammissione delle colpe, il pentimento e le scuse manifestate nel corso dell'interrogatorio di garanzia non sono bastate per far cambiare idea al giudice per le indagini preliminari: per ora don Michele Mottola, 59 anni di Qualiano, ex parroco di Trentola Ducenta, resta in carcere.

Il gip che ha firmato il suo arresto ha ritenuto che, ad 8 giorni dal provvedimento, non sia mutato ancora lo scenario che possa permettere di accogliere l'istanza del suo avvocato difensore, Antimo D'Alterio, per scarcerare il sacerdote accusato di abusi sessuali ai danni di una bambina di 10 anni che frequentava la parrocchia dell'agro aversano e che lo ha incastrato registrando quegli incontri.

Don Michele Mottola, dunque, continuerà a restare dietro le sbarre del carcere che si sono aperte per lui venerdì scorso, dopo che il suo caso salì alla ribalta della cronaca nazionale dopo che 'Le Iene' lo avevano intervistato proprio sulle accuse che gli erano state rivolte e che gli erano costate già l'allontanamento deciso dal vescovo di Aversa Angelo Spinillo. Ora la palla passa al tribunale del Riesame di Napoli, dove sarà presentato ricorso per chiedere la scarcerazione.

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