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Cronaca Casal di Principe

Truffa in Comune: sindaco, assessori ed altri 38 rischiano il processo

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per l'inchiesta sugli lsu

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, tutta la sua giunta - gli assessori Vincenzo Noviello, Antonio Schiavone, Maria Letizia, Antonio Natale e Marisa Diana – 4 dirigenti comunali e 34 Lsu coinvolti nell'inchiesta sulla presunta truffa degli Lsu del Comune di Casal di Principe pagati per lavori mai svolti.

L'accusa

E’ quanto disposto dal Sostituto Procuratore Giovanni Corona della Procura di Napoli Nord nei confronti dei 44 indagati tra cui figurano 34 Lsu, di cui 33 destinatari di provvedimenti di sequestro delle somme illecitamente percepite (complessivamente 168mila euro). Indagati anche i dirigenti Enrico Pignata, 57 anni responsabile settore personale e finanziario; Vincenzo Cenname, ex sindaco di Camigliano, 51 anni responsabile del settore ambiente; Giovanni Palmiro Cosentino, 49 anni responsabile del settore affari generali; Francesca Nugnes 41 anni segretaria comunale. Le accuse vanno a vario titolo dall'abuso d'ufficio alla truffa aggravata ai danni dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, false attestazioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

L'indagine condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casal di Principe avviata nell'agosto 2019 e conclusasi nel maggio 2021 ha preso le mosse dalla denuncia dalla precedente segretaria comunale in merito alla violazione di norme che disciplinano l'impiego e la gestione degli Lsu da parte degli amministratori e del primo cittadino. Difatti quest'ultimi avrebbero tenuto, secondo gli inquirenti, condotte omissive in merito all'adozione di delibere specifiche omettendo altresì le indicazione dei progetti d'impiego, le aree, gli orari oltre che di provvedere alle verifiche a seguito delle segnalazioni fatte dall'ex segreteria comunale. Tali condotte secondo la ricostruzione della Procura avrebbero consentito che gli Lsu peracepissero un'indennità d'integrazione oraria indebita arrecando un danno allo Stato suddiviso per quello in danno all'Inps pari a 450.000 euro e allo stesso comune pari a 305.000 euro. L'accusa a carico degli amministratori locali è di abuso d'ufficio.

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