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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Vairano Patenora

Stalking razzista alla vicina, la vittima in aula: "Avevo paura per i miei figli"

Sotto processo un 59enne di Vairano. Insulti e vessazioni anche davanti a bambini piccoli

"Pagnotta","Marocchina di merda","Ve ne dovete andare da qua e non avrete pace fino a quando non ve ne andate". Sono solo alcuni degli epiteti con cui sarebbe stata apostrofata B.F., di origine marocchina, vittima di stalking aggravato dall'odio razziale da parte del vicino B.C., 59enne di Vairano Patenora.

La testimonianza

La donna è stata sentita nel corso del processo celebrato dinanzi alla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Giovanni Caparco con a latere i giudici Francesco Maione e Patrizia Iorio. La vittima, assistita dall'avvocato Vincenzo Cortellessa, ha ricostruito gli anni in cui è stata vessata ed umiliata alla presenza dei figli minori - di 6, 4 e 1 anno - anche questi ultimi oggetto di atti persecutori da parte dell'imputato B.C., assistito dall'avvocato Enrico Capone. "Avevo paura per i miei figli, vivevo col timore che uscendo dal vialetto nella pubblica via li investisse", ha detto la donna. Notevoli sarebbero state le ripercussioni per i bambini a seguito dei reiterati episodi persecutori: "Mio figlio di 6 anni ha avuto problemi con la parola, non parlava più. Per paura digrignava i denti. Ci sono voluti due anni di terapia per farlo tornare a parlare". Si torna in aula nella prima settimana di giugno per il conferimento dell'incarico ad un consulente psichiatrico per una perizia sulla capacità di stare in giudizio e di intendere e di volere di B.C. giacché il legale ha fatto emergere che il suo assistito soffrisse di patologie psichiatriche.

L'accusa

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, in concorso con la madre 80enne deceduta nelle more del procedimento, avrebbe posto in essere dall'aprile 2020 al luglio dello stesso anno con condotte reiterate plurimi atti persecutori nei confronti della propria vicina di origine marocchina e dei suoi tre figli minori. In più occasioni il 59enne avrebbe ingiuriato la donna, apostrofandola con termini sprezzanti per la sua nazionalità assurgendo che la stessa si prostituisse per l'intero vicinato. Altresì avrebbe terrorizzato i tre minori di modo che non uscissero più nel cortile comune a giocare.

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