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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Spari fuori al bar dopo la lite, tre fratelli restano in carcere

Sono responsabili di tentata estorsione aggravata per una vicenda legata ad una vettura a noleggio

Ancora carcere per Gennaro, Francesco e Giuseppe Taurino, tratti in arresto il 4 luglio scorso poiché ritenuti responsabili di tentata estorsione aggravata (per tutti) e di detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo (per Gennaro e Francesco Taurino). È quanto disposto dall'ottava sezione del Riesame del tribunale di Napoli che ha respinto l'istanza avanzata nei confronti dei tre fratelli dal loro legale Antonio Iorio confermando l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord ed eseguita dai poliziotti del commissariato di Casal di Principe.

I fatti risalgono al 9 giugno 2023, allorquando, all’esterno di un bar sito nel centro del comune di San Cipriano d’Aversa, veniva esploso un colpo di pistola all’indirizzo di una autovettura, che perforava il portellone del cofano posteriore, in prossimità del lunotto. Le immediate attività d’indagine consentivano di rilevare che a sparare era stato il conducente di una vettura che, dopo aver seguito quella attinta, aveva fatto fuoco per poi fuggire in direzione di San Marcellino.

Il successivo sviluppo delle investigazioni con il supporto dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e dell’incrocio delle relative evidenze con ulteriori acquisizioni informative, permetteva di acclarare che l'avvenimento era stato l’epilogo di una violenta lite avvenuta pochi minuti prima tra le due persone presenti all’interno dell’auto raggiunta dal colpo di pistola e gli altrettanti occupanti della vettura da cui il colpo era stato esploso.

Inoltre, le attività investigative, dirette dalla Procura di Napoli Nord e svolte dal Commissariato, consentivano di comprendere come la vicenda fosse a sua volta l’ultimo atto di un’estorsione, tentata ripetutamente dai tre fratelli nei confronti del conducente dell’auto centrata dal colpo di pistola, iniziata con minacce di morte inviate tramite messaggi vocali mediante una nota app di messaggistica e nata dal rifiuto di pagare l’importo previsto per il noleggio di un’auto di lusso.

Come rivelato dal numeroso materiale video individuato dagli investigatori, subito dopo i fatti i tre fratelli si riunivano e, dopo aver prelevato un fucile da casa di uno di loro, si dileguavano, rendendosi irreperibili.

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