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Cronaca San Felice a Cancello

Monopolio della droga: il figlio del ras resta in cella

Confermata la misura anche per "il nano". Svolta al Riesame per altri tre indagati

Primi esiti dal Riesame per l'inchiesta sul cartello della droga messo in piedi da Filippo Piscitelli nella zona della Valle di Suessola, con un vero e proprio monopolio creato anche per i legami con la criminalità organizzata locale. 

I giudici del Tribunale delle Libertà di Napoli hanno rigettato il ricorso presentato per Antonio Piscitelli, figlio di Filippo 'o cervinaro, e per il suo omonimo, detto 'o nano. Svolta invece per Alfonso Morgillo, Giusy Abate ed Adriano Basilicata. Per loro i giudici hanno annullato l'ordinanza di custodia cautelare. Sono usciti dal carcere. Si attendono gli esiti degli altri ricorsi. Tra gli avvocati impegnati Igino Nuzzo, Orlando Sgambati e Danilo De Cecco. 

A far scattare l'indagine dei carabinieri, che nelle scorse settimane ha portato all'esecuzione di 37 arresti, era stata proprio una perquisizione effettuata a casa di Antonio Piscitelli, figlio del 'Cervinaro'. Nel corso degli accertamenti venne rinvenuto un micro cellulare che per gli inquirenti avrebbe fatto parte di una rete 'citofonica' utilizzata dai figli di Piscitelli - Antonio e Costanza - per restare in contatto con il padre detenuto e continuare la gestione del business della droga. 

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