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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Orta di Atella

Fermato con la droga: "Spaccio per dare da mangiare ai miei figli". Il giudice lo scarcera

Arresti domiciliari per un 26enne di Orta di Atella e obbligo di presentazione alla pg per il complice

Disoccupato, separato e con tre figli. Questo il profilo di Dante D. M., 26enne di Orta di Atella, arrestato dai carabinieri di Macerata Campania per spaccio di droga. Il giudice Rosaria Dello Stritto, all'esito dell'udienza di convalida, ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, per il complice, Francesco B., 41enne di Cardito. Entrambi hanno lasciato il carcere dove erano stati ristretti dopo l'arresto.

La droga nascosta in bocca

I due sono stati fermati dai carabinieri, lo scorso 26 febbraio, dopo un inseguimento che si è concluso a Capodrise. Nel corso della perquisizione, all'interno del veicolo, una Peugeot 208 presa a noleggio, sono state trovate 72 dosi di droga, tra cocaina, crack e marijuana. Nel tentativo di eludere il controllo il 26enne ha anche tentato di occultare una dose di stupefacente in bocca ma è stato scoperto.

Il cellulare per contattare i clienti 

Durante il controllo, i carabinieri hanno anche trovato un cellulare privo di scheda sim. Secondo quanto accertato, il dispositivo sarebbe stato collegato tramite wi fi ad un altro telefono in uso al 26enne, in modo da poter ricevere messaggi e rispondere a chiamate 'telematiche' da parte dei clienti ai quali avrebbe consegnato la droga a domicilio. 

"Spaccio per dare da mangiare ai miei figli"

Il 26enne, nel corso dell'interrogatorio, ha chiarito di essere disoccupato, separato e di non percepire reddito se non quello derivante dal suo lavoro 'a nero' in un caseificio dove, però, lavorerebbe solo nel week end. Lo spaccio di droga sarebbe stato un modo per andare avanti e dare da mangiare ai suoi figli. Nelle sue dichiarazioni, D.M. ha scagionato il complice che gli avrebbe fatto solo da autista in quanto lui è sprovvisto di patente di guida. Un servizio per il quale gli avrebbe dato un compenso di 50 euro. 

La decisione del giudice

Per entrambi, il pubblico ministero Domenico Verde ha chiesto l'applicazione della misura cautelare in carcere. Ma il giudice, accogliendo le argomentazioni del difensore dei due, l'avvocato Nello Sgambato, ha deciso per misure meno afflittive: domiciliari per il 26enne e obbligo alla presentazione alla pg per il 41enne.

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