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Cronaca Succivo

Spariti 250mila euro, nuove indagini su broker e avvocato: spunta ipotesi magistrati corrotti

I soldi del risarcimento a due sorelle per l'incidente in cui perse la vita il padre. Il gip dispone ulteriori accertamenti

Un perito assicurativo, un avvocato e un buco da circa 250mila euro relativo ad un risarcimento danni disposto nei confronti di due sorelle di Succivo. E' la torbida storia su cui il gip Daniele Grunieri, del tribunale di Napoli Nord, ha deciso un supplemento di indagini ipotizzando anche la possibilità di una eventuale corruzione di magistrati coinvolti nella procedura.

Il risarcimento per l'incidente in cui morì il padre

La vicenda inizia nel 2007. Il 26 settembre in un tragico incidente stradale perde la vita il padre delle due sorrelle, E.G. ed I.G. Le due si affidano ad un perito di Sant'Arpino, F.D., per ottenere il risarcimento, circa 362mila euro, che spetta loro da parte di una nota compagnia assicurativa che avrebbe riconosciuto l'indennizzo per i danni subiti dalla perdita del genitore.   

Un terzo dell'indennizzo e i soldi all'avvocato 'misterioso'

Il perito, che si presenta come 'avvocato', riesce a conquistare la fiducia delle due sorelle che firmano una quietanza accettando una somma ben inferiore, 110mila euro, rispetto ai 362mila euro effettivamente dovuti. Il consulente, attraverso una procura notarile, avrebbe fatto incassare l'intera cifra ad un avvocato, mai conosciuto dalle due sorelle, per presunte spese legali sostenute nella pratica di risarcimento. 

La denuncia con l'avvocato Angelino

La denuncia alla Procura della Repubblica viene sporta nel giugno del 2022. Le sorelle, insospettite da quell'ammanco, nominano l’avvocato Francesco Angelino, di Sant’Arpino, per approfondire meglio la questione. Dalle indagini del difensore non solo emerge che il perito non fosse un vero avvocato, ma si comprende la gravità della situazione ai danni delle malcapitate. 

L'archiviazione e le nuove indagini

Dopo un anno di indagini, il sostituto procuratore di Napoli Nord dispone l'archiviazione cui il difensore delle due donne, l'avvocato Angelino, si oppone. E il gip Grunieri accoglie l'opposizione e dispone indagini integrative disponendo l'acquisizione della pratica assicurativa relativa al sinistro stradale in cui perse la vita il genitore delle vittime del raggiro.

Ipotesi magistrati corrotti

Non solo. Il gip evidenzia che "dal momento che si delinea una evidente contraddizione tra l’offerta risarcitoria agli eredi della vittima, 362.000 euro e la somma accettata di 110.000 euro, giustificandosi la enorme falcidia della somma inizialmente transatta con la compagnia assicurativa con generiche spese, talora anche illecite connesse a eventuali condotte corruttive anche di magistrati". Ora la procura avrà 90 giorni per le verifiche richieste dal magistrato. 

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