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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Sessa Aurunca

Sfruttati nei campi e frustati con la cinghia: 4 indagati

Condizioni disumane per lavoratori extracomunitari senza permesso di soggiorno: lavoravano 11 ore al giorno nei campi coltivati a Cellole e Sessa Aurunca

Misura cautelare nei confronti di quattro indagati. E' l'esito dell'attività messa in campo nella giornata di ieri (15 febbraio) dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta che hanno dato esecuzione ad ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con la quale è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Caserta a carico di 4 imprenditori agricoli, tali R.G., R.D., R.V. e D.B.S., tutti domiciliati a Marano.

Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di sfruttamento del lavoro ed impiego di manodopera clandestina ai danni di dieci lavoratori extracomunitari, privi del permesso di soggiorno, impiegati su fondi agricoli ubicati nei comuni di Cellole e Sessa Aurunca.

Le indagini hanno avuto inizio quando, nell’ambito di vigilanza straordinaria task-force progetto ‘Su.Pr.Eme,’ i carabinieri individuarono dieci lavoratori extracomunitari intenti alla raccolta di ortaggi. Le particolari condizioni di lavoro constatate durante il controllo davano abbrivio ad immediati approfondimenti da parte dei militari dell’ Arma, i quali accertarono che i braccianti agricoli erano sottoposti dai datori di lavoro a patire gravose ed avvilenti condizioni di impiego giacché, privi di un regolare contratto di assunzione, venivano impiegati nella coltivazione e nella raccolta di pomodori per oltre 11 ore di lavoro giornaliero, con paghe che oscillavano tra i 30 ed i 40 euro al giorno, lavoravano per l’intera settimana ed erano sottoposti anche a violenze fisiche.

L’efferatezza delle violenze trova la sua esplicazione in taluni episodi accertati. Un immigrato, “reo” di essersi seduto a terra per riposarsi, veniva colpito con una cinghia da uno degli indagati; in un altro caso, un lavoratore che aveva avuto un malore e anziché essere trasportato in ospedale veniva riaccompagnato a casa sua senza ricevere cure mediche.

Dalla Procura precisano, inoltre, che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e i destinatari dei provvedimenti cautelari sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva, che le misure cautelari sono state adottate senza il contraddittorio con le parti e le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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