Revoca del carcere duro al ras del clan Mazzara
Per il Tribunale di Sorveglianza di Roma non ci sono più gli elementi dell'attualità per il regime differenziato
Revoca del 41 bis per Nicola Mazzara, 68enne di Cesa, ras dell'omonimo clan operante a Cesa con articolazioni anche nel napoletano.
Il Tribunale di Sorveglianza di Roma - presidente Angela Salvio con i giudici Rossella Prignani, Carmela Crusco, Elena Alieri - ha accolto il reclamo proposto dai difensori del ras di Cesa, gli avvocati Francesco Liguori e Carlo De Stavola, avverso il decreto ministeriale d'applicazione del regime differenziato del 41 bis per 4 anni a partire dal 13 ottobre 2022. Nicola Mazzara è attualmente detenuto presso la casa circondariale di Tolmezzo. E' in esecuzione la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, irrevocabile dal 19 giugno 2018 per associazione a delinquere, estorsione, sequestro di persona, detenzione illecita di armi, minaccia per costringere taluno a commettere un delitto, tutti reati aggravati dall'agevolazione mafiosa con determinazione della pena pari a 18 anni di reclusione.
Nicola Mazzara è stato anche attinto da una misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli il 27 maggio 2019 per il duplice omicidio di Cesario Ferriero e Michele Caterino avvenuti nel 2006-2007, violazione delle leggi sulle armi sempre con l'aggravante della partecipazione al clan camorristico con condanna in Appello a 30 anni di reclusione.
Il regime differenziato del 41 bis è stato applicato a Nicola Mazzara dato il ruolo apicale rivestito in seno al sodalizio criminale. A capo del clan c'è suo fratello Amedeo, Nicola ne è la mente economica e Giovanni il braccio armato. E' stata quindi considerata la possibilità di Nicola Mazzara di avere contatti con i clan attivi nella zona di pertinenza e seppur in carcere ordinare o partecipare ad attività delittuose.
I legali però nel reclamo avanzato al Tribunale di Sorveglianza capitolino hanno evidenziato la mancanza di elementi di attualità tali da giustificare l'applicazione del 41 bis. Tesi accolta tanto che i giudici di sorveglianza hanno proceduto all'annullamento del regime del carcere duro per il ras di Cesa.
