rotate-mobile
Cronaca Marcianise

Maestra uccisa dal treno: si valuta di riesumare la salma per nuovi esami

Rintracciata l'amica che ogni giorno viaggiava con lei. Interrogate altre persone presenti al momento della tragedia

Le indagini non si fermano ma, per ora, la tragedia della maestra Raffaella Maietta di Marcianise resta ancora avvolta nel mistero. Cosa sia davvero accaduto il 5 maggio scorso alla stazione ferroviaria di Marcianise lo si potrà scoprire, forse, solo grazie all’indagine che sta portando avanti la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere dopo la denuncia presentata dalla famiglia della donna di Marcianise che non crede all’ipotesi del suicidio.

L’attenzione è sempre puntata in particolare su quell’arco di tempo, tra le 6.30 e le 8.40 di quella fatidica mattina, per comprendere cosa sia effettivamente accaduto e il perché. Si continua a indagare per capire se si sia trattato di incidente, di suicidio volontario o istigazione al suicidio. Ecco perché il pubblico ministero Cozzolino ha ordinato il sequestro del telefono della vittima e sta facendo interrogare dalla polizia giudiziaria tantissime persone che avevano avuto contatti diretti o indiretti con Raffaella.

Nelle ultime ore è stato rintracciato anche il nome dell’amica che era solita viaggiare con lei in treno ogni mattina da Marcianise a Napoli; peraltro era anche una sua collega di lavoro visto che insegna nella sua stessa scuola, nei pressi di piazza Garibaldi a Napoli. Sarà sicuramente ascoltata anche lei dagli inquirenti sulla sua frequentazione con Raffaella.

La vicenda continua a tingersi di giallo in quanto la famiglia, dopo aver dato l’incarico professionale per assisterli, agli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, affranti dal loro immenso dolore, si sono chiuso nel più assoluto e comprensibile silenzio. Ma essi all’inizio hanno sempre detto che la loro congiunta non aveva mai manifestato alcun intento suicida né aveva mai profferito frasi che potessero indurre a pensare a evenienze del genere.

Punti chiave dell’intera vicenda sono essenzialmente tre. Innanzitutto il contenuto del telefono, che il magistrato ha provveduto a far sequestrare e che adesso dovrà essere analizzato per scavare nella vita di Raffaella e focalizzare l’attenzione sui numeri chiamati o da cui ha ricevuto telefonate, le chat ed i messaggi. Quindi si avrà un allargamento dell’indagine. In secondo luogo il contenuto della deposizione dell’amica e collega di lavoro di Raffaella, anche lei di Marcianise. Infine l’interrogatorio del noto medico specialista neuropsichiatra e psicologo del casertano che aveva visitato di recente Raffaella. In questo modo si cercherà di mettere insieme le tessere del puzzle.

A tutto ciò si aggiungono le testimonianze delle persone presenti nella stazione ferroviaria di Marcianise al momento della tragedia. In primis quella di un giovane studente universitario che frequenta la facoltà di scienze politiche di Caserta e che ogni giorno si reca in stazione e sale in treno. 

Anche i filmati delle registrazioni fatte dalle telecamere (che riprendono parte della scena), che sono state sequestrate, aiuteranno a ricostruire la dinamica dei fatti. Intanto si parla con insistenza di un video, che sarebbe girato anche in rete, che riprenderebbe l’intera scena (ma ancora non ha trovato conferme ufficiali). Non è da escludere, al momento, che il pubblico ministero possa anche decidere di riesumare la salma di Raffaella per un esame autoptico o per effettuare dei soli prelievi ematici, almeno al fine di chiarire se la maestra avesse assunto benzodiazepine (psicofarmaci) prima della tragedia.

Stamattina a Marcianise arriveranno anche le telecamere di Rai 1 per interessarsi della vicenda. E’ previsto un collegamento col programma “Storie Italiane”, condotto da Eleonora Daniele.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maestra uccisa dal treno: si valuta di riesumare la salma per nuovi esami

CasertaNews è in caricamento