Perseguita l'ex compagna ma per il giudice non è più pericoloso: svolta per 54enne
La Procura sammaritana aveva chiesto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di dimora nel comune di residenza
La condanna per stalking nei confronti dell’ex compagna diviene irrevocabile e la Procura chiede l’applicazione della misura della sorveglianza speciale. Per il tribunale sammaritano, Sezione misure di Prevenzione, c’è difetto dell’attualità e la richiesta viene rigettata.
È la vicenda che vede coinvolto G. R., 54enne di Formicola, che nel gennaio 2021 venne condannato ad un anno e tre mesi di reclusione per essersi reso responsabile - a cavallo tra il 2018 e il 2019 - di stalking nei confronti dell’ex compagna. Tale sentenza di primo grado venne confermata in Appello nel novembre 2021 ed è divenuta irrevocabile nell’aprile 2023. All’esito dell’irrevocabilità della pena nei confronti di R.G., assistito dall’ avvocato Domenico Quintiliano, la Procura sammaritana ne desume ancora la pericolosità sociale e fa richiesta di applicazione della misura personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con il contestuale divieto di dimora nel comune di residenza.
Secondo quanto accertato dalla Procura e dai carabinieri della Stazione di Formicola il 54enne non si era mai rassegnato alla fine della relazione con l'ex compagna, relazione interrotta nel 2017. Nonostante la fine della storia, ha continuato a perseguitare l'ex, anche lei di Formicola. Passava con la propria vettura sotto casa dell'ex, si faceva trovare negli stessi luoghi frequentati dalla donna dopo averla pedinata o spiata. Una situazione di disagio e di timore raccontata dalla donna ai carabinieri e da ciò l’avvio dell’attività investigativa dei militari.
La difesa del ‘persecutore’ ha però evidenziato che difetta il requisito della pericolosità sociale in quanto sono passati oltre due anni da quando si sono verificate le condotte contestate all’imputato senza che ci fosse reiterazione. La Sezione Misure di Prevenzione del tribunale sammaritano presieduta dal giudice Giacomo Urbano con a latere Francesco Balato e Valerio Trovato ha rigettato l’istanza della Procura per difetto dell’attualità della pericolosità sociale.
