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Cronaca Trentola-Ducenta

Processo Jambo, difesa ex sindaco: "Neppure i pentiti badanti di Zagaria sapevano chi fosse"

L'arringa dell'avvocato di Michele Griffo: "Dichiarazioni dei pentiti false"

Proseguono le discussioni dei legali nel processo per infiltrazione camorristica per la realizzazione del centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta, che si sta celebrando dinanzi alla prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Francesco Ciocia, con a latere Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino.

A prendere la parola nell’interesse dell'ex sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, l’avvocato Carlo De Stavola per il quale “l’impianto accusatorio si è poggiato su dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, discordanti, tardive e false dove i fedelissimi di Michele Zagaria, che gli facevano da badanti come Michele Barone e Generoso Restina, non sapevano nulla di Michele Griffo o in che modo avesse fornito appoggio al clan”.

Il legale ha poi sottolineato che lo stesso Antonio Iovine ha ammesso che Michele ‘capastorta’ Zagaria non conoscesse l’ex primo cittadino di Trentola Ducenta o che Francesco Cantone abbia parlato dell’entrata in scena del boss Zagaria nell’aprile del 2000 e non nel ‘97 secondo le prospettazioni della Dda partenopea. Ingresso sul territorio di Trentola Ducenta che segnò la sua indicazione di Griffo come sindaco di riferimento secondo la ricostruzione degli inquirenti.

Una lunga disamina, quella del legale dell’ex sindaco Griffo che ha minato le certezze del sostituto procuratore Maurizio Giordano in moltissimi punti. Il legale ha poi fatto emergere nella sua discussione che in merito al contestato appoggio elettorale che il clan dei Casalesi avrebbe fornito a Griffo, numerose sono state le testimonianze dei pentiti a smentita indicando in Nicola Pagano “il sindaco che doveva servire loro per sbloccare 170 concessioni edilizie mai passate” e in "Luigi Cassandra l'uomo del clan all'interno dell'amministrazione". A detta di molti collaboratori Michele Griffo aveva un bacino di voti propri senza il bisogno dell’intercessione dei sodali del clan. Altro elemento a riprova dell’estraneità di Griffo dall’alveo criminale è lo 'schiaffeggiamento' ricevuto da Antonio Iovine perchè il primo cittadino non si era piegato al volere del fratello Carmine. Si torna in aula nella seconda metà del mese  di marzo per la conclusione della discussione dell’avvocato De Stavola e per l’arringa dell’avvocato Alfonso Furgiuele nell’interesse di Griffo.

Il magistrato antimafia ha richiesto per il reato di associazione a delinquere aggravata dall'agevolazione mafiosa: 11 anni di reclusione per Alessandro Falco, il patron del centro commerciale Jambo; 8 anni di reclusione per Michele Griffo, ex sindaco di Trentola Ducenta. Assoluzione per entrambi da tutti i reati contravvenzionali (per i quali già lo stesso primo cittadino aveva rinunciato alla prescrizione). Invocata l'assoluzione per Ortensio Falco, a cui era contestato il reato di intestazione fittizia di beni, e per Nicola Picone, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Richiesta di non luogo a procedere per Nicola Pagano per sopraggiunta morte del reo. Richiesto dal pm della Dda partenopea anche il sequestro del 51% delle quote societarie della Cis Meridionale, di proprietà di Alessandro Falco ma ascrivibili, per la Dda, a Michele Zagaria in quanto socio occulto del mega colosso commerciale di Trentola Ducenta. Secondo la ricostruzione del magistrato antimafia il clan dei Casalesi avrebbe messo lo zampino nella realizzazione del centro commerciale e proprio l'amministrazione comunale guidata da Griffo prima e quella successiva avrebbero favorito l'ampliamento della struttura che in pochi anni da piccolo centro commerciale divenne una delle più importanti strutture in Campania.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Paolo Trofino, Giuseppe Stellato, Alfonso Furgiuele, Domenico Cesaro, Pasquale Davide De Marco, Claudio Botti, Alfredo Marrandino. Tra le parti civili sono impegnati gli avvocati Gerardo Tommasone, Giovanni Zara, Maria Corvino, Simone Crisci, Rosario Santella.

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