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Cronaca Mondragone

Anziana uccisa per soldi, le intercettazioni entrano nel processo

I parenti lontani ammessi come parte civile

Le intercettazioni entrano nel processo per Mario Cristiano, 31enne di Mondragone, accusato dell'omicidio della 73enne Anastasia Spinello, avvenuto il 18 dicembre 2018 all’interno dell'abitazione della vittima a Mondragone, in via Guicciardini.

Dinanzi alla Corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello con a latere Honoré Dessi, è stato conferito l’incarico al perito per la trascrizione del materiale captato con deposito fissato nel termine di 60 giorni. Sciolta anche la riserva riguardo l’istanza di costituzione dei parenti collaterali della vittima, eccezione sollevata dagli avvocati Luigi Iannettone e Camillo Irace, legali dell’imputato. Il presidente dell’Assise ne ha decretato l’ammissione. Sono costituite parti civili anche le nipoti della 73enne brutalmente assassinata, rappresentate dai legali Antonello Manuel Rega, Pasquale Laudisio, Paolo Carrara. Ammessi anche i mezzi di prova. Si torna in aula a maggio per l’escussione dei testi della Procura.

Cristiano, venne raggiunto il 29 settembre 2023 da un provvedimento cautelare eseguito dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, a distanza di 5 anni dall'omicidio della 73enne colpita alla testa con un corpo contundente e soffocata con un fazzoletto conficcatole dall’aggressore nella cavità orale, fino a cagionarne la morte. Il provvedimento arrivò al termine di un’articolata attività investigativa sviluppata a seguito dell’assassinio di Anastasia Spinello.

L’attività di indagine dei militari consentì di effettuare una ricostruzione della complessa vicenda delittuosa che è culminata con l’assassinio dell’anziana donna. In particolare Cristiano, da anni vicino alla vittima alla quale forniva assistenza e supporto nei bisogni quotidiani, approfittando della fiducia riposta in lui, dell’età avanzata e dello stato di solitudine della donna le avrebbe fatto stipulare, tra il 2015 e il 2018, più prestiti e cessioni sui ratei di pensione per un ammontare di oltre 27.000 euro, fino a condurre la stessa all’impossibilità di onorare i debiti contratti. L’omicidio sarebbe maturato nel momento in cui la donna si sarebbe resa conto del dissesto finanziario a cui l’indagato l’avrebbe portata. Per non portare alla luce i movimenti di denaro l'avrebbe uccisa.

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