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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Trasferito dopo aver denunciato la mattanza in cella, detenuto ingoia 3 lamette

Il dramma senza fine di Ciro Esposito: "Dopo i pestaggi ha iniziato a camminare con le lame in bocca per autotutelarsi"

Dopo la mattanza al carcere di Santa Maria Capua Vetere Ciro Esposito, temendo altre rappresaglie all'interno dei penitenziari, ha iniziato a camminare con tre lamette in bocca. Un modo, riteneva, per autotutelarsi, come dire 'se mi picchiate potrei ingoiarle'. Una cautela che nei giorni scorsi ha rischiato di finire in tragedia. 

Ciro, tra i detenuti che hanno denunciato gli agenti della casa circondariale Francesco Uccella e trasferito a Spoleto per cautela, ha ingoiato per errore le tre lamette. Ed ora chiede aiuto. A rilanciare il suo allarme è sua moglie Flavia che spiega a Casertanews: "Le ha ingoiate nel sonno - racconta - Da allora sono passati 15 giorni. Perché non lo portano in ospedale?". 

Intanto nei giorni scorsi i familiari hanno presentata un'istanza di avvicinamento che per il momento è rimasta senza esito. Ciro Esposito nelle scorse settimane aveva avviato uno sciopero della fame e della sete per essere riavvicinato: "Meglio una siringa di eutanasia", aveva scritto in una lettera alla moglie. Ora Ciro è vittima nuovamente di un silenzio assordante. 

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